Disagi in viale del Lilium per il transito dei tir
La redazione di TerlizziViva ha raccolto le lamentele del posto
venerdì 22 settembre 2023
Con la chiusura dello scorso 3 giugno del passaggio a livello in viale del Lilium per la realizzazione del sottopasso ferroviario, numerosi disagi registrano quotidianamente le aziende e le attività commerciali site nella zona. La redazione di TerlizziViva ha accolto le rimostranze di Antonio, giovane imprenditore terlizzese che si fa portavoce di un malcontento diffuso tra gli esercenti dell'area.
Poiché, infatti, è stato impedito il traffico veicolare e pedonale, molteplici problematiche si pongono per gli autoarticolati snodabili e i tir con lunghezza pari a 13,60 metri: gli autisti non hanno modo di invertire il senso di marcia dopo aver scaricato le merci e, di conseguenza, procedono in retromarcia per oltre quattrocento metri con un elevato rischio per le vetture ed eventuali passanti.
Sono circa quattro mesi, dunque, che nelle ore di punta mattutine si assiste alle difficoltà di circolazione dei mezzi pesanti, i quali talvolta per sgomberare le strade impiegano diversi minuti, così da bloccare il transito delle altre automobili.
Antonio racconta che in questo lungo periodo ci sono stati dei tentativi di confronto con l'amministrazione De Chirico, ma ancora non è stata trovata una soluzione. A dire del nostro concittadino, tra le proposte avanzate dalle istituzioni se ne annoverano un paio: in primo luogo, espropriare un piccolo terreno localizzato in fondo alla strada chiusa nel punto in cui è stato reso inattivo il passaggio a livello; in seconda battuta, creare un punto di scarico delle merci da caricare con mezzi più piccoli.
Antonio, tuttavia, evidenzia come tali opzioni non si rivelino del tutto risolutive. Per quanto riguarda la prima, sottolinea come sia complicato per un tir da 13,60 metri effettuare delle manovre in serenità.
In merito alla seconda, invece, osserva che per i camion potrebbero dilatarsi i tempi di attesa nell'area di parcheggio, dal momento che il personale delle aziende dovrebbe utilizzare in maniera continuativa i carrelli elevatori per prelevare la merce, portarla in sede, tornare al tir e proseguire con le operazioni di carico e trasporto. Peraltro, occorrerebbe adibire un luogo di stoccaggio e munirsi di vari carrelli elevatori, con la precisazione, poi, che questi ultimi possono circolare solo in azienda e non su strada.
È rimasta, infine, del tutto inascoltata l'idea illustrata da Antonio, supportata dagli altri commercianti del luogo, ossia quella di espropriare il rimanente terreno, già parzialmente acquisito per il sottopasso, e creare una bandella di congiunzione su viale Favale: in tal modo, viale del Lilium potrebbe diventare a senso unico con un'uscita su viale Favale.
Poiché, infatti, è stato impedito il traffico veicolare e pedonale, molteplici problematiche si pongono per gli autoarticolati snodabili e i tir con lunghezza pari a 13,60 metri: gli autisti non hanno modo di invertire il senso di marcia dopo aver scaricato le merci e, di conseguenza, procedono in retromarcia per oltre quattrocento metri con un elevato rischio per le vetture ed eventuali passanti.
Sono circa quattro mesi, dunque, che nelle ore di punta mattutine si assiste alle difficoltà di circolazione dei mezzi pesanti, i quali talvolta per sgomberare le strade impiegano diversi minuti, così da bloccare il transito delle altre automobili.
Antonio racconta che in questo lungo periodo ci sono stati dei tentativi di confronto con l'amministrazione De Chirico, ma ancora non è stata trovata una soluzione. A dire del nostro concittadino, tra le proposte avanzate dalle istituzioni se ne annoverano un paio: in primo luogo, espropriare un piccolo terreno localizzato in fondo alla strada chiusa nel punto in cui è stato reso inattivo il passaggio a livello; in seconda battuta, creare un punto di scarico delle merci da caricare con mezzi più piccoli.
Antonio, tuttavia, evidenzia come tali opzioni non si rivelino del tutto risolutive. Per quanto riguarda la prima, sottolinea come sia complicato per un tir da 13,60 metri effettuare delle manovre in serenità.
In merito alla seconda, invece, osserva che per i camion potrebbero dilatarsi i tempi di attesa nell'area di parcheggio, dal momento che il personale delle aziende dovrebbe utilizzare in maniera continuativa i carrelli elevatori per prelevare la merce, portarla in sede, tornare al tir e proseguire con le operazioni di carico e trasporto. Peraltro, occorrerebbe adibire un luogo di stoccaggio e munirsi di vari carrelli elevatori, con la precisazione, poi, che questi ultimi possono circolare solo in azienda e non su strada.
È rimasta, infine, del tutto inascoltata l'idea illustrata da Antonio, supportata dagli altri commercianti del luogo, ossia quella di espropriare il rimanente terreno, già parzialmente acquisito per il sottopasso, e creare una bandella di congiunzione su viale Favale: in tal modo, viale del Lilium potrebbe diventare a senso unico con un'uscita su viale Favale.