Disco verde della Camera alla legge sul florovivaismo
Nuove norme e interventi per lo sviluppo del comparto e il superamento delle criticità dovute all'emergenza pandemica
giovedì 5 novembre 2020
15.30
Voto favorevole della Camera alla proposta di legge sul florovivaismo con primo firmatario il deputato leghista Marzio Liuni e relatrici Maria Chiara Gadda (Pd) e Martina Loss (Lega). Una larga maggioranza ha sancito il riconoscimento - lungamente atteso - per un comparto che secondo le stime rappresenta il 5% dell'agricoltura nazionale e dà lavoro a 120mila addetti, oltre a costituire un volano fra i più rilevanti per l'economia di territori specifici come nel caso di Terlizzi.
Un primo passo attraverso il quale sono state poste le basi per lo sviluppo del comparto e il superamento delle criticità dovute all'emergenza pandemica.
Obiettivo della norma è disciplinare coltivazione, promozione, valorizzazione, comunicazione, commercializzazione, la qualità e l'utilizzo dei prodotti florovivaistici. Si procederà, pertanto, a una regolamentazione unitaria del settore, oggi disciplinato da una molteplicità di norme regionali, nazionali ed europee.
«Un importante passo avanti per uno dei settori maggiormente colpiti dal lockdown della scorsa primavera» ha commentato il pugliese Giuseppe L'Abbate, sottosegretario alle politiche agricole, che ha seguito l'iter parlamentare dell'approvazione della legge. «Il lavoro di confronto portato avanti tra ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con la Commissione agricoltura della Camera proseguirà ora a Palazzo Madama dove auspico che la norma possa essere sostenuta e approvata in tempi rapidi così da dare un segnale di attenzione all'intera filiera florovivaistica» ha aggiunto.
«L'ok alla Camera alla proposta di legge in materia di florovivaismo è la risposta concreta che tutto il settore aspettava da tempo» ha sostenuto Aldo Alberto, presidente dell'associazione florovivaisti Iialiani.
Il settore florovivaistico è distinto in 5 macro-comparti produttivi: floricoltura, produzione di semi e sementi; vivaismo ornamentale; vivaismo frutticolo; produzione di piante da arredo urbano e materiali forestali. Al Mipaaf sarà istituito il Tavolo tecnico di settore, rinnovabile ogni tre anni e coordinato dall'Ufficio per la filiera del florovivaismo, che si avvarrà dell'osservatorio dati statistici ed economici e dell'osservatorio del vivaismo ornamentale, frutticolo e del verde urbano e forestale.
Nasce il Coordinamento permanente di indirizzo e orientamento per il florovivaismo e la green economy fra Mipaaf, Ambiente, Salute, Mef e Mise. Si promuove l'utilizzo di marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard qualitativi di prodotto o processo, si definiscono i centri per il giardinaggio, i criteri professionali e formativi dei manutentori del verde, i contratti di coltivazione tra la Pubblica Amministrazione e le aziende florovivaistiche nonché i criteri di premialità nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale. Nel prossimo triennio, con 3 milioni di euro si sostiene il Piano di comunicazione e promozione ed ulteriori 3 milioni vengono destinati alla ricerca nel campo delle nuove varietà ornamentali e progetti di ricerca e sviluppo nel settore proposti dal Tavolo tecnico.
Le Regioni individueranno i distretti florovivaistici mentre un decreto interministeriale Mipaaf-Mise provvederà all'armonizzazione delle diverse norme che disciplinano il settore. Si sosterranno percorsi didattici volti a sensibilizzare gli studenti all'importanza del verde urbano e rurale, si bandiranno concorsi di idee per l'ideazione e la realizzazione di prodotti tecnologici volti allo sviluppo della produzione florovivaistica ecosostenibile e premi per la realizzazione di pareti vegetali urbane. Si promuove, infine, l'istituzione di piattaforme logistiche dedicate. Il provvedimento licenziato a Montecitorio passerà all'esame del Senato per l'approvazione definitiva.
Un primo passo attraverso il quale sono state poste le basi per lo sviluppo del comparto e il superamento delle criticità dovute all'emergenza pandemica.
Obiettivo della norma è disciplinare coltivazione, promozione, valorizzazione, comunicazione, commercializzazione, la qualità e l'utilizzo dei prodotti florovivaistici. Si procederà, pertanto, a una regolamentazione unitaria del settore, oggi disciplinato da una molteplicità di norme regionali, nazionali ed europee.
«Un importante passo avanti per uno dei settori maggiormente colpiti dal lockdown della scorsa primavera» ha commentato il pugliese Giuseppe L'Abbate, sottosegretario alle politiche agricole, che ha seguito l'iter parlamentare dell'approvazione della legge. «Il lavoro di confronto portato avanti tra ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con la Commissione agricoltura della Camera proseguirà ora a Palazzo Madama dove auspico che la norma possa essere sostenuta e approvata in tempi rapidi così da dare un segnale di attenzione all'intera filiera florovivaistica» ha aggiunto.
«L'ok alla Camera alla proposta di legge in materia di florovivaismo è la risposta concreta che tutto il settore aspettava da tempo» ha sostenuto Aldo Alberto, presidente dell'associazione florovivaisti Iialiani.
Il settore florovivaistico è distinto in 5 macro-comparti produttivi: floricoltura, produzione di semi e sementi; vivaismo ornamentale; vivaismo frutticolo; produzione di piante da arredo urbano e materiali forestali. Al Mipaaf sarà istituito il Tavolo tecnico di settore, rinnovabile ogni tre anni e coordinato dall'Ufficio per la filiera del florovivaismo, che si avvarrà dell'osservatorio dati statistici ed economici e dell'osservatorio del vivaismo ornamentale, frutticolo e del verde urbano e forestale.
Nasce il Coordinamento permanente di indirizzo e orientamento per il florovivaismo e la green economy fra Mipaaf, Ambiente, Salute, Mef e Mise. Si promuove l'utilizzo di marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard qualitativi di prodotto o processo, si definiscono i centri per il giardinaggio, i criteri professionali e formativi dei manutentori del verde, i contratti di coltivazione tra la Pubblica Amministrazione e le aziende florovivaistiche nonché i criteri di premialità nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale. Nel prossimo triennio, con 3 milioni di euro si sostiene il Piano di comunicazione e promozione ed ulteriori 3 milioni vengono destinati alla ricerca nel campo delle nuove varietà ornamentali e progetti di ricerca e sviluppo nel settore proposti dal Tavolo tecnico.
Le Regioni individueranno i distretti florovivaistici mentre un decreto interministeriale Mipaaf-Mise provvederà all'armonizzazione delle diverse norme che disciplinano il settore. Si sosterranno percorsi didattici volti a sensibilizzare gli studenti all'importanza del verde urbano e rurale, si bandiranno concorsi di idee per l'ideazione e la realizzazione di prodotti tecnologici volti allo sviluppo della produzione florovivaistica ecosostenibile e premi per la realizzazione di pareti vegetali urbane. Si promuove, infine, l'istituzione di piattaforme logistiche dedicate. Il provvedimento licenziato a Montecitorio passerà all'esame del Senato per l'approvazione definitiva.