Don Giuseppe Livatino ospite del Festival per la legalità

È il postulatore della causa di beatificazione di Rosario Livatino, il giudice ragazzino assassinato dalla mafia siciliana

lunedì 15 aprile 2019 0.14
A cura di Vincenza Urbano
Ancora un'anticipazione sull'ottava edizione del Festival per la Legalità del prossimo maggio, questa volta incentrata sul ricordo di Rosario Livatino, il "giudice ragazzino" assassinato dalla Stidda, mafia di Agrigento, il 21 settembre 1990. Tra gli ospiti più attesi, infatti, oltre alla già annunciata Fiammetta Borsellino, interverrà in una delle serate programmate Don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di canonizzazione dello stesso Rosario Livatino.

Rosario Livatino nacque a Canicattì nel 1952, a soli 22 anni si laureò in giurisprudenza e nel 1978 divenne magistrato. Nel corso della sua carriera si occupò degli interessi economici della mafia, delineando il "sistema della corruzione", vicenda che sarebbe esplosa come la "Tangentopoli siciliana". A soli 38 anni venne ucciso mentre percorreva la SS 640 per recarsi a lavoro: era a bordo della sua automobile, senza scorta, quando fu speronato dall'auto di quattro killer. Sceso dalla vettura, cercò di mettersi in salvo fuggendo a piedi attraverso i campi limitrofi, ma già ferito da un proiettile a una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato mortalmente con un colpo di pistola al volto.

Rosario era una persona molto riservata; sapeva, inoltre, ben coniugare la sua fede in Dio con la laicità del suo lavoro. In fondo alle sue agende, era solito riportare un acronimo misterioso "s.t.d.", che sta a significare "sub tutela dei", nelle mani di Dio.

Il processo diocesano di beatificazione ha avuto inizio a partire dal 19 luglio 2011 quando è stato firmato dall'arcivescovo Francesco Montenegro il decreto per il suo avvio. Nel corso di sette anni, il Tribunale ecclesiastico ha prodotto oltre quattromila pagine, raccogliendo 47 testimonianze, compresa quella di una donna pugliese guarita da leucemia dopo l'apparizione del giudice.