Don Paolo Malerba missionario in Kenya, una scelta meditata da tempo

A trentanove anni quella di don Paolo Malerba sembra una scelta davvero conservata nel cuore e scritta nel suo destino

domenica 20 settembre 2015
Mercoledì prossimo, 23 settembre, il parroco terlizzese don Paolo Malerba volerà alla volta del Kenya, a Marsabit, accompagnato dal vicario generale di quella diocesi, mons. Racho Isaack Ibraim. Per lui si tratta di un ritorno sui passi di una missione mai del tutto interrotta, e non solo nel cuore. Domenica 6 settembre scorso mons. Domenico Amato, Amministratore diocesano, davanti alla commossa comunità parrocchiale di Santa Maria di Sovereto, gli ha conferito il mandato missionario consegnandogli il crocifisso e il vangelo.

A trentanove anni quella di don Paolo Malerba sembra una scelta davvero conservata nel cuore e scritta nel suo destino. Nato a Terlizzi l'8 dicembre del 1976, all'età di 14 anni entra nel Seminario vescovile di Molfetta, consegue la maturità magistrale e prosegue gli studi teologici presso la facoltà di Teologia dell'Italia Settentrionale, ad Alba, conseguendo il baccalaureato in Teologia. Riceve l'ordinazione presbiterale il 7 dicembre 2001. Alcuni incarichi come vicario parrocchiale mentre consegue la licenza in dottrina sociale presso l'Università Lateranense in Roma, il dottorato in Sacra Teologia e la specializzazione in dottrina sociale pastorale. Nel 2005 diventa comboniano e vive l'esperienza missionaria a Marsabit.

Ritornato in diocesi nel 2009, Mons. Martella gli aveva consigliato di fermarsi un po' prima di ripensare alla scelta di essere fidei donum (sacerdote, dono di fede ad altra comunità diocesana).
Risale al 2013 la prima richiesta esplicita al vescovo di partire ed un viaggio preliminare, con altri due sacerdoti; intanto Mons. Martella e Mons. Peter Kihara, vescovo di Marsabit, avevano intrattenuto una corrispondenza: il 24 marzo 2015 decidono insieme di accettare la richiesta di don Paolo e gliela comunicano ufficialmente il 19 giugno. Un altro dono riservato da Mons. Martella, di venerata memoria.