Draghi su attacco russo in Ucraina: «Dialogo con Mosca è ora impossibile»
Il Presidente del Consiglio annuncia sanzioni pesanti dall'UE
giovedì 24 febbraio 2022
15.21
Al termine del Consiglio dei Ministri di questa mattina, 24 febbraio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi per commentare le notizie di guerra che arrivano dall'Ucraina, dopo l'invasione partita questa notte.
«L' Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità - ha detto il Premier -. L'Ucraina è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo solidarietà piena e incondizionata del popolo italiano al popolo ed al Presidente ucraini. Auspico che Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini in modo incondizionato».
Draghi ha altresì spiegato che l'Unione Europea prenderà sanzioni pesanti nei confronti della Russia con cui «ora il dialogo è impossibile».
Quanto agli italiani presenti sul territorio ormai divenuto teatro di guerra, il Presidente del Consiglio ha precisato: «La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L'Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione», ha quindi spiegato Draghi.
L'Ucraina è al momento sostanzialmente circondata dalle forze militari russe e si registrano attacchi con vittime civili in diverse aree del Paese. Da nord le truppe di Putin stanno entrando attraverso la Bielorussia, stato che ha sempre appoggiato Mosca, mentre altri ingressi via terra in territorio sovrano ucraino si registrano dalla Crimea, annessa qualche hanno fa alla Russia con un'altra azione di forza, ad ovest dalla Transnistria, Stato di stampo sovietico in territorio moldavo riconosciuto solo dai russi, e ad est da Luhansk e Donetsk.
«L' Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità - ha detto il Premier -. L'Ucraina è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo solidarietà piena e incondizionata del popolo italiano al popolo ed al Presidente ucraini. Auspico che Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini in modo incondizionato».
Draghi ha altresì spiegato che l'Unione Europea prenderà sanzioni pesanti nei confronti della Russia con cui «ora il dialogo è impossibile».
Quanto agli italiani presenti sul territorio ormai divenuto teatro di guerra, il Presidente del Consiglio ha precisato: «La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L'Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione», ha quindi spiegato Draghi.
L'Ucraina è al momento sostanzialmente circondata dalle forze militari russe e si registrano attacchi con vittime civili in diverse aree del Paese. Da nord le truppe di Putin stanno entrando attraverso la Bielorussia, stato che ha sempre appoggiato Mosca, mentre altri ingressi via terra in territorio sovrano ucraino si registrano dalla Crimea, annessa qualche hanno fa alla Russia con un'altra azione di forza, ad ovest dalla Transnistria, Stato di stampo sovietico in territorio moldavo riconosciuto solo dai russi, e ad est da Luhansk e Donetsk.