Droga da Lecce fino al basso Salento: chiesto il processo anche per 4 terlizzesi
L’avviso è stato notificato anche a Michela De Ruvo, Giambattista De Sario, Roberto Dello Russo e Paolo Ficco
mercoledì 13 marzo 2019
15.46
In 41 rischiano di finire sotto processo nell'inchiesta scaturita dall'operazione "Short Message" con cui i Carabinieri della Compagnia di Tricase smantellarono il 26 novembre due presunte organizzazioni attive nel basso Salento nelle attività di spaccio.
L'udienza preliminare è fissata per il 4 aprile davanti al giudice dell'udienza preliminare Giovanni Gallo nell'aula bunker del carcere di Borgo San Nicola. L'avviso è stato notificato anche ai quattro terlizzesi coinvolti: Michela De Ruvo, 31 anni, Giambattista De Sario, 44 anni, conosciuto come "Rocky", Roberto Dello Russo, 39 anni, e Paolo Ficco, di 40 anni. La posizione di 12 indagati, invece, è stata stralciata.
Le accuse, a vario titolo, sono quelle di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, estorsione e porto illegale di armi. L'arresto di un pusher e il sequestro del telefono hanno consentito di squarciare il velo sulle loro organizzazioni e sui loro traffici.
Tutto è iniziato dopo l'arresto di Antonio Coppola, eseguito il 27 ottobre del 2015. L'esame della sua rubrica telefonica, la verifica del traffico di chiamate, l'analisi dei messaggi in entrata e in uscita hanno consentito di individuare una serie di soggetti e di utenze telefoniche. Intercettando i dialoghi, con pedinamenti e osservazioni è stata ricostruita la rete di spaccio.
Per gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Valeria Farina Valaori, Sergio Panarese avrebbe diretto il gruppo attivo su Tricase contando su due importanti canali di approvvigionamento di cocaina, eroina, hashish e marijuana; uno brindisino, l'altro barese, di Terlizzi. A capo del secondo gruppo, egemone su Taurisano e Corsano, ci sarebbe stato Alessandro Manni.
La frangia si sarebbe specializzata nello spaccio di eroina intessendo rapporti commerciali con esponenti della criminalità leccese attivi nella zona della 167 di Lecce.
L'udienza preliminare è fissata per il 4 aprile davanti al giudice dell'udienza preliminare Giovanni Gallo nell'aula bunker del carcere di Borgo San Nicola. L'avviso è stato notificato anche ai quattro terlizzesi coinvolti: Michela De Ruvo, 31 anni, Giambattista De Sario, 44 anni, conosciuto come "Rocky", Roberto Dello Russo, 39 anni, e Paolo Ficco, di 40 anni. La posizione di 12 indagati, invece, è stata stralciata.
Le accuse, a vario titolo, sono quelle di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, estorsione e porto illegale di armi. L'arresto di un pusher e il sequestro del telefono hanno consentito di squarciare il velo sulle loro organizzazioni e sui loro traffici.
Tutto è iniziato dopo l'arresto di Antonio Coppola, eseguito il 27 ottobre del 2015. L'esame della sua rubrica telefonica, la verifica del traffico di chiamate, l'analisi dei messaggi in entrata e in uscita hanno consentito di individuare una serie di soggetti e di utenze telefoniche. Intercettando i dialoghi, con pedinamenti e osservazioni è stata ricostruita la rete di spaccio.
Per gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Valeria Farina Valaori, Sergio Panarese avrebbe diretto il gruppo attivo su Tricase contando su due importanti canali di approvvigionamento di cocaina, eroina, hashish e marijuana; uno brindisino, l'altro barese, di Terlizzi. A capo del secondo gruppo, egemone su Taurisano e Corsano, ci sarebbe stato Alessandro Manni.
La frangia si sarebbe specializzata nello spaccio di eroina intessendo rapporti commerciali con esponenti della criminalità leccese attivi nella zona della 167 di Lecce.