Due incidenti in meno di 24 ore, più sicurezza sulla Terlizzi-Molfetta
Necessari interventi che obblighino ad una maggiore prudenza. Proseguono i controlli: multati sino ad 8 automobilisti al giorno
giovedì 24 marzo 2022
Gli ultimi due incidenti stradali (tre auto coinvolte e due feriti, entrambi non in gravi condizioni, fra domenica mattina e la notte successiva), riaprono ancora una volta il tema della sicurezza della strada provinciale 112, quella che collega Terlizzi a Molfetta, un'arteria di importante comunicazione, teatro di impatti mortali.
Già da diversi anni gli abitanti lamentarono alla vecchia Provincia di Bari la pericolosità dell'arteria. La risposta fu un intervento di 500.000 euro per l'installazione di 180 pali lunghi 9 metri e con una potenza di 150 watt. Le luci - alcuni sono stati rimossi e non più ripristinati, altri sono danneggiati - hanno un'alta efficienza ed un basso consumo, grazie all'installazione di alcuni controllori di flusso luminoso che diminuiscono l'illuminazione nelle ore con minor passaggio di veicoli.
Evidentemente non sufficienti per risolvere il problema, considerando che l'arteria stradale è spesso teatro di incidenti. E tra autovetture a folle velocità e sinistri sempre più frequenti, per molfettesi e terlizzesi residenti lungo l'arteria provinciale - negli anni è nato il comitato di quartiere "SP112 Molfetta-Terlizzi", la misura è colma. «Non sarebbe male collocare sulla traffica strada provinciale un dissuasore di velocità oppure un autovelox fisso», dicono diversi abitanti della zona.
Sì, perché in troppi, ogni giorno, percorrono quella strada incuranti del limite di velocità fissato a 70 e 50 chilometri orari. La Polizia Locale, una volta a settimana, predispone e svolge controlli col telelaser (a Molfetta) e con l'autovelox (a Terlizzi), mirati alla prevenzione degli eccessi di velocità. Dalle 6 alle 8 al giorno sono le infrazioni rilevate nei punti monitorati agli automobilisti che superano i limiti consentiti di oltre 10 chilometri orari, ma non oltre i 40: la multa è di 173 euro.
Così come non è raro assistere all'imprudenza di chi, per entrare nelle aree di rifornimento carburante o nelle vie di accesso laterali, non esita a violare il codice della strada attraversando le corsie di marcia opposte. Insomma, troppi gli eventi tragici (l'ultimo tre anni orsono, il 20 aprile 2019, all'altezza di contrada Piscina Rossa con la morte di Paola Calò, appena 26 anni) che richiedono un intervento degli Enti preposti per assicurare le condizioni di sicurezza della strada 112.
Non è più possibile assistere a questi eventi, ma insieme bisogna verificare se l'asse viario altamente frequentato possiede tutti i requisiti necessari per garantire la sicurezza stradale: la strada provinciale 112 presenta dei punti di criticità (la presenza di numerosi incroci e l'imprudenza di alcuni automobilisti che superano il limite di velocità sfruttando l'assenza totale di curve) ogni volta che si verifica purtroppo un evento tragico, ma poi non viene preso nessun accorgimento.
Da Terlizzi a Molfetta sono 7 chilometri in tutto, ma chi li percorre ogni giorno sa bene quali sono i pericoli e i rischi di questi lunghi rettilinei che sembrano fatti apposta per accelerare e sorpassare. Eppure, basta alzare lo sguardo verso i lati della carreggiata per vedere le frenate sull'asfalto e i pezzi di carrozzeria sparsi dappertutto. Dovrebbero consigliare prudenza, ma evidentemente non bastano. Spesso, inoltre, ai cittadini delle due città viene riferito che non ci sono soldi.
Basterebbe poco per obbligare le auto a rallentare, per esempio installando alcuni semafori a controllo velocità o un autovelox. Oppure, ancora meglio, una serie di rotatorie: la prima - il progetto è ormai pronto - sorgerà all'intersezione tra la strada provinciale 112 Terlizzi-Molfetta e la strada comunale Cappa Vecchia.
Già da diversi anni gli abitanti lamentarono alla vecchia Provincia di Bari la pericolosità dell'arteria. La risposta fu un intervento di 500.000 euro per l'installazione di 180 pali lunghi 9 metri e con una potenza di 150 watt. Le luci - alcuni sono stati rimossi e non più ripristinati, altri sono danneggiati - hanno un'alta efficienza ed un basso consumo, grazie all'installazione di alcuni controllori di flusso luminoso che diminuiscono l'illuminazione nelle ore con minor passaggio di veicoli.
Evidentemente non sufficienti per risolvere il problema, considerando che l'arteria stradale è spesso teatro di incidenti. E tra autovetture a folle velocità e sinistri sempre più frequenti, per molfettesi e terlizzesi residenti lungo l'arteria provinciale - negli anni è nato il comitato di quartiere "SP112 Molfetta-Terlizzi", la misura è colma. «Non sarebbe male collocare sulla traffica strada provinciale un dissuasore di velocità oppure un autovelox fisso», dicono diversi abitanti della zona.
Sì, perché in troppi, ogni giorno, percorrono quella strada incuranti del limite di velocità fissato a 70 e 50 chilometri orari. La Polizia Locale, una volta a settimana, predispone e svolge controlli col telelaser (a Molfetta) e con l'autovelox (a Terlizzi), mirati alla prevenzione degli eccessi di velocità. Dalle 6 alle 8 al giorno sono le infrazioni rilevate nei punti monitorati agli automobilisti che superano i limiti consentiti di oltre 10 chilometri orari, ma non oltre i 40: la multa è di 173 euro.
Così come non è raro assistere all'imprudenza di chi, per entrare nelle aree di rifornimento carburante o nelle vie di accesso laterali, non esita a violare il codice della strada attraversando le corsie di marcia opposte. Insomma, troppi gli eventi tragici (l'ultimo tre anni orsono, il 20 aprile 2019, all'altezza di contrada Piscina Rossa con la morte di Paola Calò, appena 26 anni) che richiedono un intervento degli Enti preposti per assicurare le condizioni di sicurezza della strada 112.
Non è più possibile assistere a questi eventi, ma insieme bisogna verificare se l'asse viario altamente frequentato possiede tutti i requisiti necessari per garantire la sicurezza stradale: la strada provinciale 112 presenta dei punti di criticità (la presenza di numerosi incroci e l'imprudenza di alcuni automobilisti che superano il limite di velocità sfruttando l'assenza totale di curve) ogni volta che si verifica purtroppo un evento tragico, ma poi non viene preso nessun accorgimento.
Da Terlizzi a Molfetta sono 7 chilometri in tutto, ma chi li percorre ogni giorno sa bene quali sono i pericoli e i rischi di questi lunghi rettilinei che sembrano fatti apposta per accelerare e sorpassare. Eppure, basta alzare lo sguardo verso i lati della carreggiata per vedere le frenate sull'asfalto e i pezzi di carrozzeria sparsi dappertutto. Dovrebbero consigliare prudenza, ma evidentemente non bastano. Spesso, inoltre, ai cittadini delle due città viene riferito che non ci sono soldi.
Basterebbe poco per obbligare le auto a rallentare, per esempio installando alcuni semafori a controllo velocità o un autovelox. Oppure, ancora meglio, una serie di rotatorie: la prima - il progetto è ormai pronto - sorgerà all'intersezione tra la strada provinciale 112 Terlizzi-Molfetta e la strada comunale Cappa Vecchia.