Il quartiere C4 sarà a misura d'uomo

Fino al prossimo 30 settembre si accettano proposte modificative della C4

mercoledì 29 agosto 2018 8.34
A cura di Vincenza Urbano
Progetto pubblico di espansione edilizia, la nascita del quartiere C4 ha catturato l'attenzione di numerosi cittadini che ieri sera sono accorsi in Pinacoteca De Napoli per apprendere direttamente dagli amministratori le ultime novità in un incontro aperto al paese. «In passato nella quasi totalità dei casi si procedeva con piani di lottizzazione di iniziativa privata», spiega il sindaco Ninni Gemmato, «Oggi, invece, avanziamo una proposta di iniziativa pubblica. Si tratta sicuramente di un atto di coraggio da parte di questa amministrazione, conscia delle difficoltà oggettive che dovrà affrontare».

Quasi cinquanta ettari complessivi nella zona delimitata tra via Ruvo, viale dei Lilium e la fascia di rispetto ferroviaria, l'area interessata dall'intervento comunale viene innanzitutto suddivisa in due parti: nella C4 è prevista la realizzazione di fabbricati di progetto adibiti ad abitazioni e locali a uso deposito, commerciale e terziario; la restante F3, invece, è prettamente a vocazione agricola, contemplando anche la destinazione agli orti urbani.

In virtù del principio della perequazione, «si superano i confini originari di proprietà e si attribuisce a ciascuna particella la stessa capacità edificatoria», illustra in maniera puntuale Laura Chiapparino, assessore all'urbanistica e all'edilizia privata, «ciò significa che chi ha la proprietà in F3 avrà il medesimo diritto di edificare di chi ce l'ha in C4». Per non essere soggetti a condizionamenti esterni, si è scelto il criterio neutrale del sorteggio per i proprietari che devono «atterrare da F3 in C4»: in tal modo, il proprietario F3 che vede assegnarsi una particella C4 potrà accettare o meno quello che la sorte gli riserva con l'estrazione.

«Edilizia sostenibile» è il concetto chiave, nel senso che l'obiettivo precipuo consiste nell'innalzare i livelli qualitativi del benessere degli occupanti, attuando le normative in tema di abitare sostenibile e di certificazione energetica, come in materia di inquinamento e di risparmio idrico. Inoltre, per evitare che le nuove costruzioni si rivelino un «quartiere ghetto», all'interno della C4 verrà rispettata la percentuale di edilizia residenziale pubblica imposta dalla legge, con la imprescindibile prerogativa di mantenere le stesse caratteristiche dell'edilizia residenziale privata. Al centro del progetto comunale si pone, quindi, la tutela dell'interesse collettivo che si traduce in risparmio del suolo, modificando l'altezza prevista per gli edifici da dodici a venti metri.

Diversi contributi tecnici, tuttavia, sono giunti dal pubblico anche in forma scritta, parzialmente in disaccordo con la bozza presentata. «Questo progetto rappresenta una soluzione che abbiamo ritenuto ideale in base alla situazione odierna», commenta il primo cittadino, «Sappiamo bene, però, che non esisterà una soluzione finale che piacerà a tutti, qualcuno rimarrà deluso».

Per favorire la partecipazione di tutti gli interessati, dai proprietari ai potenziali acquirenti di futuri immobili, fino al prossimo 30 settembre sarà possibile far pervenire all'amministrazione proposte migliorative e obiezioni rispetto al progetto comunale.