Emergenza migranti, il sindaco scrive al Prefetto
L'amministrazione comunale non dispone di strutture in cui alloggiare i migranti
venerdì 2 dicembre 2016
7.43
Il Sindaco Ninni Gemmato ha scritto al Prefetto per rappresentare la necessità di intervento per allestire un'area attrezzata da destinare all'accoglienza umanitaria dei circa cento migranti stagionali presenti nel territorio del Comune di Terlizzi.
«I migranti- scrive il primo cittadino nella sua missiva che indirizza anche alla Sezione Sicurezza del Cittadino della Regione Puglia- provenienti da Marocco, Algeria, Tunisia, Costa D'Avorio, Mali, Sudan, la maggior parte dei quali provvisti di regolare permesso di soggiorno, sono presenti sul territorio cittadino da oltre un mese per la raccolta delle olive che ogni anno richiama stagionalmente molti lavoratori stranieri. Quest'anno, l'amministrazione comunale, contrariamente a quanto è accaduto nelle annualità precedenti, non dispone di strutture in cui alloggiare i migranti, che pertanto utilizzano immobili fatiscenti nelle campagne lungo la SP tra Terlizzi e Molfetta e la SP che collega Terlizzi a Ruvo».
In particolare, le strutture in cui i migranti hanno trovato riparo sono un ex mobilificio pericolante dove attualmente si trovano circa settanta persone, e un'abitazione privata altrettanto inadeguata dove alloggiano circa venticinque persone, tutte in condizioni estremamente precarie dal punto di vista igienico-sanitario.
«Si segnala inoltre, che le strade in cui sono ubicati i siti in questione sono scarsamente illuminate e molto trafficate e la presenza dei migranti che di sera raggiungono a piedi questi ricoveri di fortuna costituisce un grave pericolo sia per la loro incolumità che per quella degli automobilisti», ha commentato l'Assessore alla Protezione Civile e Sicurezza del territorio, Paolo Malerba che si sta interessando della vicenda.
L'Amministrazione comunale ha individuato, pertanto, negli spazi dell'ex mercato floricolo cittadino di via Carelli, l'area che si potrebbe attrezzare per l'accoglienza dei lavoratori stagionali "che non possono più in alcun modo permanere, anche per gravi ragioni di sicurezza, nelle condizioni in cui si trovano attualmente".
Per tali motivi, è stato richiesto il tempestivo intervento anche della Protezione Civile Regionale per l'allestimento dell'area individuata, con tende, effetti letterecci e bagni chimici.
«I migranti- scrive il primo cittadino nella sua missiva che indirizza anche alla Sezione Sicurezza del Cittadino della Regione Puglia- provenienti da Marocco, Algeria, Tunisia, Costa D'Avorio, Mali, Sudan, la maggior parte dei quali provvisti di regolare permesso di soggiorno, sono presenti sul territorio cittadino da oltre un mese per la raccolta delle olive che ogni anno richiama stagionalmente molti lavoratori stranieri. Quest'anno, l'amministrazione comunale, contrariamente a quanto è accaduto nelle annualità precedenti, non dispone di strutture in cui alloggiare i migranti, che pertanto utilizzano immobili fatiscenti nelle campagne lungo la SP tra Terlizzi e Molfetta e la SP che collega Terlizzi a Ruvo».
In particolare, le strutture in cui i migranti hanno trovato riparo sono un ex mobilificio pericolante dove attualmente si trovano circa settanta persone, e un'abitazione privata altrettanto inadeguata dove alloggiano circa venticinque persone, tutte in condizioni estremamente precarie dal punto di vista igienico-sanitario.
«Si segnala inoltre, che le strade in cui sono ubicati i siti in questione sono scarsamente illuminate e molto trafficate e la presenza dei migranti che di sera raggiungono a piedi questi ricoveri di fortuna costituisce un grave pericolo sia per la loro incolumità che per quella degli automobilisti», ha commentato l'Assessore alla Protezione Civile e Sicurezza del territorio, Paolo Malerba che si sta interessando della vicenda.
L'Amministrazione comunale ha individuato, pertanto, negli spazi dell'ex mercato floricolo cittadino di via Carelli, l'area che si potrebbe attrezzare per l'accoglienza dei lavoratori stagionali "che non possono più in alcun modo permanere, anche per gravi ragioni di sicurezza, nelle condizioni in cui si trovano attualmente".
Per tali motivi, è stato richiesto il tempestivo intervento anche della Protezione Civile Regionale per l'allestimento dell'area individuata, con tende, effetti letterecci e bagni chimici.