Emiliano su scuola: «Impossibile emanare un'ordinanza»
Il presidente regionale ha spiegato perché non ci sono i presupposti giuridici
sabato 8 gennaio 2022
20.09
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nelle scorse ore è intervenuto con un lungo post apparso sui social network per commentare la richiesta giunta da presidi, docenti e genitori di far slittare il rientro a scuola fissato per lunedì 10 gennaio. Non ci sono, secondo il Governatore, i presupposti giuridici affinché questo avvenga.
«Il Governo italiano, nonostante i rischi epidemiologici legati all'ancora basso livello vaccinale dei bambini da 5 a 11 anni, ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza da lunedì 10 gennaio - sottolinea Emiliano - Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane. Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile».
«Non posso intervenire con un'ordinanza regionale - spiega - perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge n. 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in "zona rossa". La Puglia in questo momento si trova in "zona bianca", ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici».
Nelle scorse ore anche da parte di alcuni dirigenti scolastici del nord barese (tra cui quelle della "San Giovanni Bosco" e della "Gesmundo-Moro-Fiore" di Terlizzi), area particolarmente colpita dal virus, era stato chiesto uno slittamento. Mai arrivato, gelato sul nascere anche dalle parole del Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, che aveva ribadito il suo pensiero: alunni e studenti di ogni ordine e grado, a suo avviso, possono rientrare in sicurezza a far lezione in presenza.
«Il Governo italiano, nonostante i rischi epidemiologici legati all'ancora basso livello vaccinale dei bambini da 5 a 11 anni, ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza da lunedì 10 gennaio - sottolinea Emiliano - Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane. Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile».
«Non posso intervenire con un'ordinanza regionale - spiega - perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge n. 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in "zona rossa". La Puglia in questo momento si trova in "zona bianca", ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici».
Nelle scorse ore anche da parte di alcuni dirigenti scolastici del nord barese (tra cui quelle della "San Giovanni Bosco" e della "Gesmundo-Moro-Fiore" di Terlizzi), area particolarmente colpita dal virus, era stato chiesto uno slittamento. Mai arrivato, gelato sul nascere anche dalle parole del Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, che aveva ribadito il suo pensiero: alunni e studenti di ogni ordine e grado, a suo avviso, possono rientrare in sicurezza a far lezione in presenza.