Episodi di violenza e minacce ai media: la riflessione di Libera Terlizzi

Una nota completa del presidio locale per esprimere vicinanza alle vittime

venerdì 13 settembre 2019 05.30
Anche l'aggressione ad un nostro cronista (che nulla c'entrava con l'articolo di cronaca su una rissa dopo un funerale) tra gli episodi gravissimi di violenza accaduti a Terlizzi nelle ultime settimane. La riflessione questa volta arriva da un osservatorio privilegiato nonché qualificato come quello del Presidio di Libera Terlizzi, baluardo antimafia in città. Di seguito l'intera nota apparsa sui social network nelle scorse ore che la nostra redazione sente di condividere in toto.


Nell'arco di qualche giorno, Terlizzi è stata purtroppo teatro di incresciosi fatti di brutalità di matrice diversa, aggiungendosi a quelli precedenti, di cui si ricordano le pesanti vessazioni di luglio da parte di una baby gang di adolescenti, a danno di una famiglia di via Tripoli.
Risalgono a inizio di questa settimana, invece, due violente aggressioni commesse nel nostro paese, di cui si ignorano ancora le motivazioni. Nel primo caso, la vittima è un giovane terlizzese, attaccato da un gruppo di persone, che l'hanno scaraventato a terra per poi colpirlo più volte al volto. La seconda disavventura è toccata a un bitontino, coinvolto in un pestaggio feroce ove è stato preso a calci e pugni.
Per non parlare, poi, della rissa consumata, dai parenti di una defunta signora, al di fuori di una chiesa nel mezzo di un funerale. Soprusi che sono successivamente sconfinati nei confronti di un cronista di una testata giornalistica locale, avvicinato da alcuni familiari che gli hanno intimato, mediante minacce di morte e un contatto fisico, di far rimuovere l'articolo di cronaca dal giornale web.
E sicuramente non può ricevere meno attenzioni il triste fenomeno del "Samara Challenge", nato sui social network e divenuto virale in pochissimo tempo in tutta Italia, tanto da approdare pure a Terlizzi. Il disagio dei teenager si manifesta anche nel travestirsi da personaggio horror e girovagare per le vie della città con l'intento di spaventare i passanti. Condotte che configurano differenti fattispecie di reato, come quello di procurato allarme.
Un'emergenza legalità è, quindi, presente sul nostro territorio. La comunità è macchiata dalla violenza. Si rende necessaria un'importante attività di monitoraggio da parte delle autorità di competenza, non solo le forze dell'ordine ma anche e soprattutto le istituzioni comunali, affinché possano agire in maniera coesa per prevenire tali fattacci e salvaguardare la sicurezza e il benessere dei suoi cittadini.
La società civile, comunque, non può esimersi dal riappropriarsi della nostra Terlizzi, creando una rete forte che possa arginare eventi delinquenziali di tale portata. Solamente uniti in un fronte comune, diventa possibile vincere la criminalità, nelle varie forme in cui si manifesta.
Esprimiamo vicinanza e solidarietà alle vittime coinvolte negli episodi di violenza, augurando loro una pronta guarigione.

Il presidio di Libera – Terlizzi