Fiamme all'ex mobilificio Giancaspro: a fuoco rifiuti e masserizie
Sul posto i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta e la Polizia Locale
venerdì 17 gennaio 2020
14.41
Un incendio si è sviluppato questa mattina all'interno dell'ex mobilificio abbandonato Giancaspro, sulla provinciale per Molfetta, oggi "casa" di alcuni migranti che non trovano altri posti in cui dormire, soprattutto durante la campagna olivicola.
Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni si sarebbero sviluppate da un cumulo di rifiuti e da alcune masserizie accatastate all'interno della struttura ribattezzata "della vergogna" da più parti.
Sul posto pressoché immediato l'arrivo dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta e della Polizia Locale, che ha messo in sicurezza l'area e si è assicurata che ai migranti presenti all'interno dell'immobile non fosse accaduto nulla, a parte lo spavento.
Non si registrano dunque feriti. I tecnici comunali hanno altresì accertato che la struttura non ha avuto cedimenti particolari o danni ulteriori. Si ripropone tuttavia il problema della sicurezza negli immobili abbandonati, che sovente divengono dimora per disperati di ogni nazionalità e provenienza costretti a sopravvivere in condizioni indegne di una comunità civile.
Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni si sarebbero sviluppate da un cumulo di rifiuti e da alcune masserizie accatastate all'interno della struttura ribattezzata "della vergogna" da più parti.
Sul posto pressoché immediato l'arrivo dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta e della Polizia Locale, che ha messo in sicurezza l'area e si è assicurata che ai migranti presenti all'interno dell'immobile non fosse accaduto nulla, a parte lo spavento.
Non si registrano dunque feriti. I tecnici comunali hanno altresì accertato che la struttura non ha avuto cedimenti particolari o danni ulteriori. Si ripropone tuttavia il problema della sicurezza negli immobili abbandonati, che sovente divengono dimora per disperati di ogni nazionalità e provenienza costretti a sopravvivere in condizioni indegne di una comunità civile.