Figlio bocciato a Terlizzi, la madre minaccia il prof: «Non finisce qui»
È successo nel liceo scientifico Sylos-Fiore, la denuncia del sindacato Snals-Confsal Puglia. L’episodio sarebbe avvenuto davanti ad alcuni testimoni
mercoledì 26 giugno 2024
18.35
Un professore del polo liceale scientifico Sylos-Fiore di Terlizzi sarebbe stato aggredito verbalmente e minacciato da una mamma dopo la bocciatura del figlio. A segnalare l'episodio il sindacato Snals-Confsal Puglia che ha raccolto la denuncia del docente nell'ambito del protocollo d'intesa con l'associazione Gens Nova.
Un comune d'intenti, sottoscritto il 18 giugno scorso, nato con lo scopo di contrastare il fenomeno della violenza fisica e verbale contro il personale scolastico. Il fatto, secondo quanto ha reso noto il sindacato regionale, è avvenuto il 14 giugno scorso, quando il professore di matematica e fisica, coordinatore di una prima classe, avrebbe convocato telefonicamente i genitori di un alunno per delle «comunicazioni importanti». All'incontro è stata comunicata la bocciatura ai genitori.
La mamma del ragazzo, però, non l'avrebbe presa affatto bene e avrebbe rivolto frasi minacciose per intimorire il professore: «Non finisce qui, non sapete cosa vi aspetta» avrebbe detto il genitore, secondo quanto riferisce il sindacato. L'episodio sarebbe avvenuto davanti ad alcuni testimoni. «Ad una settimana dalla firma del protocollo abbiamo già ricevuto una richiesta d'aiuto da parte di un docente scolastico. E ciò non mi stupisce», ha commentato il sindacalista Vito Masciale.
«So quanto fosse urgente predisporre uno strumento per affrontare gli episodi che, purtroppo, si verificano sul territorio. La Puglia è una delle regioni più colpite», ha aggiunto il segretario regionale del sindacato Snals-Confsal Puglia. La vittima, ora, deciderà entro il termine di 90 giorni se sporgere querela ai Carabinieri.
Un comune d'intenti, sottoscritto il 18 giugno scorso, nato con lo scopo di contrastare il fenomeno della violenza fisica e verbale contro il personale scolastico. Il fatto, secondo quanto ha reso noto il sindacato regionale, è avvenuto il 14 giugno scorso, quando il professore di matematica e fisica, coordinatore di una prima classe, avrebbe convocato telefonicamente i genitori di un alunno per delle «comunicazioni importanti». All'incontro è stata comunicata la bocciatura ai genitori.
La mamma del ragazzo, però, non l'avrebbe presa affatto bene e avrebbe rivolto frasi minacciose per intimorire il professore: «Non finisce qui, non sapete cosa vi aspetta» avrebbe detto il genitore, secondo quanto riferisce il sindacato. L'episodio sarebbe avvenuto davanti ad alcuni testimoni. «Ad una settimana dalla firma del protocollo abbiamo già ricevuto una richiesta d'aiuto da parte di un docente scolastico. E ciò non mi stupisce», ha commentato il sindacalista Vito Masciale.
«So quanto fosse urgente predisporre uno strumento per affrontare gli episodi che, purtroppo, si verificano sul territorio. La Puglia è una delle regioni più colpite», ha aggiunto il segretario regionale del sindacato Snals-Confsal Puglia. La vittima, ora, deciderà entro il termine di 90 giorni se sporgere querela ai Carabinieri.