Flop del kit di sicurezza al sottopasso, il sindaco ora vuole vederci chiaro

Contestazione all'azienda fornitrice del sistema di sicurezza

sabato 10 settembre 2016 9.12
E' stato un flop. Non ci sono mezzi termini per descrivere l'esito del "kit" di sicurezza che, allestito nei pressi del sottopasso di via Mazzini, doveva prevenire eventuali gravi incidenti. Il comune di Terlizzi ha speso oltre 27 mila euro per questo sistema di sicurezza ma non è servito a nulla. Alla prova con il primo serio temporale il sistema si è rivelato inefficace e per poco non si è sfiorata la tragedia.

Anche il sindaco Ninni Gemmato non usa altri termini e alla Gazzetta del Mezzogiorno spiega che «nonostante il livello dell'acqua avesse raggiunto il limite, non è scattato il segnale di stop e la segnaletica ha continuato a dare indicazione di "sottopasso percorribile". È accaduto, insomma, quello che non doveva accadere» ammette Gemmato. «Ovviamente - continua il sindaco - appena ci siamo resi conto della falla del sistema, alle 7 circa di stamattina, è stata fatta transennare la zona. Ciò non ha impedito, tuttavia, che un automobilista che si era trovato a percorrere il sottopasso prima di quell'ora si sia trovato in seria difficoltà».

Il sistema è composto da un display a led, una centralina elettronica e un sistema di sensori che rileva l'altezza raggiunta dall'acqua piovana. Quando il sottopasso è allagato i sensori comunicano (almeno sulla carta) il segnale di «alt» bloccando tempestivamente la circolazione delle auto. Ieri mattina, prima delle 7, proprio il sistema indicava via libera. Nessun pericolo. E invece un'auto è rimasta impantanata nell'acqua. A bordo un commerciante agricolo che fortunatamente è riuscito a mettersi in salvo. La polizia municipale e i carabinieri sono subito intervenuti per prestare i soccorsi all'uomo, mentre i vigili del fuoco hanno recuperato l'automezzo rimasto intrappolato nella galleria.

Ora il Comune di Terlizzi contesterà il malfunzionamento all'azienda fornitrice dell'impianto. Ieri il primo cittadino ha incontrato il titolare dell'azienda per capire meglio cosa sia successo e come agire ma, ad ogni modo, «abbiamo chiaramente reso noto che la contestazione formale dell'accaduto sarà inevitabile».