Terlizzi sott'acqua, traffico in tilt (FOTO)
Traffico in tilt e sottopassaggio di Via Mazzini bloccato
venerdì 8 aprile 2016
16.33
Terlizzi come Venezia: in quest'oretta di pioggia intensa le strade del paese hanno iniziato ad allagarsi. In particolar modo interessate le arterie del traffico cittadino, che è chiaramente andato in tilt.
A parte il solito problema del sottopassaggio di Viale Mazzini, a risentire questa volta del problema allagamenti è stato Largo Lagodentro: una vera e propria piscina a cielo aperto. Le bianche chianche delle strade adiacenti sono scivolose, per cui si raccomanda per il momento di evitare spostamenti a piedi e in macchina. Le macchine su Via Bovio rischiano di rimanere a motore spento, con l'acqua che arriva a toccare quasi il parafango anteriore. Forse proprio il moderno sistema di spartitraffico installato in adiacenza del semaforo alla fine di Viale delle Mimose ha causato un eccessivo accumulo dell'acqua; sicuramente il problema dei tombini otturati non è da meno: l'acquaplaning ha la meglio. In questi minuti ci giungono dal pronto soccorso del paese alcune immagini che testimoniano alcuni allagamenti anche all' interno della struttura ospedaliera. Articolo di Carmela Rubini e Francesco Pittò
A parte il solito problema del sottopassaggio di Viale Mazzini, a risentire questa volta del problema allagamenti è stato Largo Lagodentro: una vera e propria piscina a cielo aperto. Le bianche chianche delle strade adiacenti sono scivolose, per cui si raccomanda per il momento di evitare spostamenti a piedi e in macchina. Le macchine su Via Bovio rischiano di rimanere a motore spento, con l'acqua che arriva a toccare quasi il parafango anteriore. Forse proprio il moderno sistema di spartitraffico installato in adiacenza del semaforo alla fine di Viale delle Mimose ha causato un eccessivo accumulo dell'acqua; sicuramente il problema dei tombini otturati non è da meno: l'acquaplaning ha la meglio. In questi minuti ci giungono dal pronto soccorso del paese alcune immagini che testimoniano alcuni allagamenti anche all' interno della struttura ospedaliera. Articolo di Carmela Rubini e Francesco Pittò