Francesco Vino è il nuovo segretario di Città Civile
Rinnovato anche il direttivo del movimento civico
lunedì 7 novembre 2022
11.13
È Francesco Vino, docente di trentanove anni, il nuovo coordinatore di Città Civile, insediatosi ieri, domenica 6 novembre, durante il congresso del movimento civico dedicato al rinnovo delle cariche. Insieme a lui è stato presentato anche l'attuale direttivo, composto da veterani e recenti acquisizioni: Rossano Bonaduce, Michele Cagnetta, Dario Giannelli, Marilina Salierno cui si aggiungono lo stesso segretario Vino, la consigliera comunale Daniela Zappatore e l'Assessora Ornella Rutigliani.
Un team di sette persone, dunque, che indirizzerà l'azione politica di Città Civile in maniera seria e costruttiva, dato anche l'attuale ruolo di rilievo che il movimento ricopre all'interno del governo cittadino. È doverosa, però, una precisazione: «È l'assemblea l'anima di Città Civile. Da noi assumono un valore importante il confronto e la condivisione. Il direttivo è la sintesi di quanto affrontato negli incontri assembleari», chiariscono all'unisono i molteplici membri della compagine.
Città Civile è presente sul territorio terlizzese da ben diciotto anni, attestandosi come «l'esperienza più antica di Terlizzi». Nel corso del tempo sono state tre le fasi sperimentate dagli aderenti: quella della proposizione, l'altra dell'opposizione e l'ultima della maggioranza. A giugno, dunque, si è inaugurato uno stadio evolutivo che comporta oneri e onori: si rende necessario rigenerarsi per uno slancio propositivo che possa coinvolgere nuove fette della popolazione.
«Città Civile è il miracolo della buona politica», esordisce nel suo intervento d'apertura il neo-coordinatore Francesco Vino, subentrato a Daniela Zappatore. Vino ha alle spalle già alcune esperienze politiche e associazionistiche importanti e adesso è pronto a infondere la sua passione nel movimento civico. «In Città Civile non ci sono gruppi di potere. Questo mi mette a mio agio. Ho un metodo improntato allo studio: sono disponibile ad approfondire le varie tematiche che tratteremo». Per Vino taluni valori devono fungere da «stelle polari» e sono imprescindibili, quali la legalità, la giustizia sociale, l'antifascismo e la salvaguardia dell'ambiente. «Con due grandi donne, quali sono Daniela e Ornella, mi risulta più semplice intraprendere questo cammino».
L'impegno di squadra richiede coesione e unità affinché ci sia convergenza verso la realizzazione di obiettivi comuni. Occorrerà, dunque, costituire dei gruppi di lavoro ad hoc, di supporto all'assessorato e alla consiliatura, affinché le due figure femminili di spicco possano contare su una base d'appoggio solida, leale e collaborativa. «Dobbiamo fungere da stimolo e da leva di cambiamento strategica», chiosa Pasquale Vitagliano, fondatore di Città Civile e costante leader etico e morale del suo organismo politico.
È davvero tangibile la fatica quotidiana nel ricoprire il ruolo di assessore. Le sfide sono giornaliere per dare ascolto alle varie realtà cittadine: alcune iniziative sono partite, altre sono in fase di decollo. «Al momento l'amministrazione vive un periodo di difficoltà, perché non è stato ancora approvato il bilancio di previsione. Tuttavia stiamo ingranando e man mano andrà sempre meglio», spiega l'Assessora Ornella Rutigliani, «Giusto per citare alcuni temi, la mensa scolastica è stata avviata per tempo; alcuni percettori del reddito di cittadinanza sono stati impiegati in progetti di utilità collettiva; è oggetto d'analisi la ricerca di una soluzione di accoglienza per i migranti stagionali; obiettivo a breve termine è peraltro la "Casa delle associazioni"».
Visibilmente emozionata è stata Daniela Zappatore, segretaria uscente del movimento civico che, nel passare il testimone al suo successore, ha sottolineato la percezione di «vivere all'interno di una grande famiglia, capace di essere creativa e riprodursi nel corso degli anni». Le diverse sensibilità dei componenti e la fiducia risposta da ciascuno nei confronti degli altri costituiscono la forza di Città Civile, dove i personalismi sono messi al bando: l'agire individuale è sì valorizzato, ma sempre all'interno di una visione unitaria che esalti lo spirito di servizio a favore dell'intera collettività terlizzese.
Un omaggio è stato esternato anche dal Sindaco Michelangelo De Chirico, il quale, ormai molti anni fa, ha mosso i primi passi in politica proprio in Città Civile, rivestendo il ruolo di primo consigliere comunale del movimento. «Città Civile è il contenitore culturale che ha fatto realmente politica in maniera continuativa in questi due decenni. È un laboratorio proficuo dove progettare idee e tradurle in concreto. In una società che viaggia fugace, questo è il momento propizio in cui incontrarsi per pensare insieme e cooperare».
Un team di sette persone, dunque, che indirizzerà l'azione politica di Città Civile in maniera seria e costruttiva, dato anche l'attuale ruolo di rilievo che il movimento ricopre all'interno del governo cittadino. È doverosa, però, una precisazione: «È l'assemblea l'anima di Città Civile. Da noi assumono un valore importante il confronto e la condivisione. Il direttivo è la sintesi di quanto affrontato negli incontri assembleari», chiariscono all'unisono i molteplici membri della compagine.
Città Civile è presente sul territorio terlizzese da ben diciotto anni, attestandosi come «l'esperienza più antica di Terlizzi». Nel corso del tempo sono state tre le fasi sperimentate dagli aderenti: quella della proposizione, l'altra dell'opposizione e l'ultima della maggioranza. A giugno, dunque, si è inaugurato uno stadio evolutivo che comporta oneri e onori: si rende necessario rigenerarsi per uno slancio propositivo che possa coinvolgere nuove fette della popolazione.
«Città Civile è il miracolo della buona politica», esordisce nel suo intervento d'apertura il neo-coordinatore Francesco Vino, subentrato a Daniela Zappatore. Vino ha alle spalle già alcune esperienze politiche e associazionistiche importanti e adesso è pronto a infondere la sua passione nel movimento civico. «In Città Civile non ci sono gruppi di potere. Questo mi mette a mio agio. Ho un metodo improntato allo studio: sono disponibile ad approfondire le varie tematiche che tratteremo». Per Vino taluni valori devono fungere da «stelle polari» e sono imprescindibili, quali la legalità, la giustizia sociale, l'antifascismo e la salvaguardia dell'ambiente. «Con due grandi donne, quali sono Daniela e Ornella, mi risulta più semplice intraprendere questo cammino».
L'impegno di squadra richiede coesione e unità affinché ci sia convergenza verso la realizzazione di obiettivi comuni. Occorrerà, dunque, costituire dei gruppi di lavoro ad hoc, di supporto all'assessorato e alla consiliatura, affinché le due figure femminili di spicco possano contare su una base d'appoggio solida, leale e collaborativa. «Dobbiamo fungere da stimolo e da leva di cambiamento strategica», chiosa Pasquale Vitagliano, fondatore di Città Civile e costante leader etico e morale del suo organismo politico.
È davvero tangibile la fatica quotidiana nel ricoprire il ruolo di assessore. Le sfide sono giornaliere per dare ascolto alle varie realtà cittadine: alcune iniziative sono partite, altre sono in fase di decollo. «Al momento l'amministrazione vive un periodo di difficoltà, perché non è stato ancora approvato il bilancio di previsione. Tuttavia stiamo ingranando e man mano andrà sempre meglio», spiega l'Assessora Ornella Rutigliani, «Giusto per citare alcuni temi, la mensa scolastica è stata avviata per tempo; alcuni percettori del reddito di cittadinanza sono stati impiegati in progetti di utilità collettiva; è oggetto d'analisi la ricerca di una soluzione di accoglienza per i migranti stagionali; obiettivo a breve termine è peraltro la "Casa delle associazioni"».
Visibilmente emozionata è stata Daniela Zappatore, segretaria uscente del movimento civico che, nel passare il testimone al suo successore, ha sottolineato la percezione di «vivere all'interno di una grande famiglia, capace di essere creativa e riprodursi nel corso degli anni». Le diverse sensibilità dei componenti e la fiducia risposta da ciascuno nei confronti degli altri costituiscono la forza di Città Civile, dove i personalismi sono messi al bando: l'agire individuale è sì valorizzato, ma sempre all'interno di una visione unitaria che esalti lo spirito di servizio a favore dell'intera collettività terlizzese.
Un omaggio è stato esternato anche dal Sindaco Michelangelo De Chirico, il quale, ormai molti anni fa, ha mosso i primi passi in politica proprio in Città Civile, rivestendo il ruolo di primo consigliere comunale del movimento. «Città Civile è il contenitore culturale che ha fatto realmente politica in maniera continuativa in questi due decenni. È un laboratorio proficuo dove progettare idee e tradurle in concreto. In una società che viaggia fugace, questo è il momento propizio in cui incontrarsi per pensare insieme e cooperare».