Fratelli d'Italia a Grassi: «Fumo negli occhi per evitare il tema sanità

La nota della segreteria guidata da Pasquale Ranieri

martedì 25 febbraio 2020 05.30
Continua la bagarre politica tra destra e sinistra sulla sanità a Terlizzi e sull'azione dell'Amministrazione comunale. All'Onorevole PD, Ubaldo Pagano, aveva risposto il Sindaco Ninni Gemmato ed a quest'ultimo aveva controreplicato nella giornata di ieri, 24 febbraio, con una nota pepata che sollevava molti problemi, il Consigliere comunale Michele Grassi. Poteva finire così? Nella saga interviene anche la Segreteria cittadina di Fratelli d'Italia, guidata da Pasquale Ranieri, e quello che vi proponiamo è il comunicato integrale giuntoci in redazione.

«Fumo negli occhi per evitare il tema sanità, per non parlare della Carta di Ruvo mai attuata, per non parlare di interi reparti rimasti vuoti nell'Ospedale di Terlizzi. Fumo negli occhi per non parlare di un intero Nord Barese costretto dalla Regione a trasportare i rifiuti nella discarica di Cerignola con costi moltiplicati e la tassa rifiuti che anche quest'anno aumenterà.
Con l'avvicinarsi della campagna elettorale per le regionali, la strategia del Partito Democratico è evidente: si parli di altro, non di sanità e non di tassa rifiuti. Dopo l'on. Pagano, anche il consigliere Michele Grassi torna sul tema dell'assetto dei dirigenti nel Comune di Terlizzi: i pretoriani di Michele Emiliano si sono lanciati nella gara delle «supercazzole» purché non si parli dei disastri causati dall'attuale governo regionale. Il consigliere Michele Grassi, infatti, a ottobre del 2016, era tra quelli che presero parte allo show della Carta di Ruvo applaudendo il presidente della Regione Puglia e il dottor Felice Spaccavento mentre firmavano il «Memorandum Carta di Ruvo».
Quella doveva essere la soluzione per assicurare ai pazienti di tutto il Nord Barese servizi sanitari previsti in un presidio di primo livello, in attesa che si realizzasse (tra circa quindici anni) il nuovo ospedale tra Molfetta e Bisceglie. Si sono persi altri quattro anni e la Carta di Ruvo si è rivelata carta straccia. Nell'Ospedale di Terlizzi restano sospesi i ricoveri in emergenza in Chirurgia e Pneumologia, mentre nel frattempo anche gli ospedali Molfetta e Corato vengono ridimensionati: qui sul territorio non abbiamo ancora una Unità di terapia intensiva coronarica (Utic), né tanto meno una Rianimazione. La Carta di Ruvo si è dunque rivelata un'eclatante presa per i fondelli ai danni di un intero territorio, qualcosa che forse tornerà utile solo per creare altre carriere politiche. Nel centrosinistra nessuno vuole toccare questo argomento. Nessuno vuole ricordare che nonostante i ripetuti inviti ufficiali da parte di tutto il Consiglio comunale, per un confronto in aula sul tema sanità, il presidente Emiliano non ha mai degnato Terlizzi nemmeno di una risposta.
E siccome nella prossima campagna elettorale i partiti di opposizione saranno dalla parte proprio di questi signori che hanno causato questo disastro, meglio dunque parlare di altro. Meglio aprire un presunto «caso dirigenti» accusando i cittadini terlizzesi che, sempre secondo Grassi, non approfondirebbero abbastanza questi temi. Un'offesa gratuita che il consigliere Grassi poteva benissimo risparmiarsi visto che, la mattina, quando lui fa i selfie a colazione con mozzarella e champagne, i cittadini terlizzesi fanno la fila al Cup dell'Ospedale chiedendosi chissà quanto tempo dovranno aspettare ancora per una visita specialistica».


SEGRETERIA CITTADINA FRATELLI D'ITALIA