Furti nelle campagne, mancano le denunce
Mercoledì scorso il vertice fra i rappresentanti del mondo agricolo e le forze dell'ordine
sabato 31 ottobre 2015
17.48
Si è svolto mercoledì, a Bitonto, il vertice fra i rappresentanti del mondo agricolo e le forze dell'ordine, insieme ai consorzi di guardiania di Bitonto, Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo, sul crescente fenomeno dei furti nelle campagne. Dai mezzi agricoli ai prodotti della terra, passando per gli oggetti di poco conto che gli agricoltori portano con sè durante il lavoro; sono molteplici gli obiettivi dei furti che vengono messi a segno, ogni giorno, nelle campagne limitrofe. Pochi uomini, ma ben organizzati, talvolta anche con armi, minacciano la tranquillità di lavoratori già abbastanza vessati dalle avverse condizioni economiche. Primo complice dei malviventi certamente il crescente svuotamento delle campagne.
Quello che è certo è che gli agricoltori, oltre a svolgere la loro attività, sono costretti, ogni giorno, a dover vigliare su mezzi e raccolto affinchè le loro fatiche non vengano vanificate.
Così, mentre gli operatori del settore chiedono maggiori controlli, le forze dell'ordine sottolineano una scarsa propensione alla denuncia, unico strumento idoneo ad attivare l'attività d'indagine.
In vista della imminente campagna olearia, poi, i coltivatori consorziati hanno suggerito un maggiore controllo su frantoi e centri di raccolta privati delle olive, dove i ladri, necessariamente, devono vendere il prodotto rubato.
Quello che è certo è che gli agricoltori, oltre a svolgere la loro attività, sono costretti, ogni giorno, a dover vigliare su mezzi e raccolto affinchè le loro fatiche non vengano vanificate.
Così, mentre gli operatori del settore chiedono maggiori controlli, le forze dell'ordine sottolineano una scarsa propensione alla denuncia, unico strumento idoneo ad attivare l'attività d'indagine.
In vista della imminente campagna olearia, poi, i coltivatori consorziati hanno suggerito un maggiore controllo su frantoi e centri di raccolta privati delle olive, dove i ladri, necessariamente, devono vendere il prodotto rubato.