Furto di energia elettrica, arrestato un uomo a Terlizzi: e in casa conserva...
Operazione anti-frode da parte dei carabinieri della Tenenza di Terlizzi
domenica 25 febbraio 2018
8.32
Riscaldava la teca di un grosso pitone con una speciale termo-lampada, ma prelevava la corrente elettrica bypassando il contatore. I carabinieri della tenenza di Terlizzi hanno arrestato ai domiciliari un uomo di 41 anni per furto di energia elettrica. Nel corso di un controllo anti-frode nel centro storico di Terlizzi, i militari hanno bussato alla porta di una coppia residente in una casa di proprietà comunale e hanno scoperto un impianto elettrico domestico allacciato abusivamente alla rete dell'Enel. I due pagano regolarmente l'affitto dell'abitazione ma le piastre elettriche per preparare i pasti, gli elettrodomestici, le luci compresa la speciale lampada in ceramica riscaldante per tenere al caldo il serpente, consumavano «a nero» senza passare dal contatore.
Di fronte all'evidenza il proprietario dell'impianto non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. In casa per dieci anni abbondava il consumo dell'energia elettrica, tant'è che dai successivi controlli effettuati dai tecnici dell'azienda fornitrice si è calcolato che dal 2008 al 2018 è stata consumata energia per un valore di 15 mila euro circa.
Nessun problema invece per la custodia del serpente pitone della lunghezza di un metro e mezzo, risultato regolarmente certificato nei registri Cites (si tratta di una convenzione internazionale che regolamenta il commercio delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione).
Di fronte all'evidenza il proprietario dell'impianto non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. In casa per dieci anni abbondava il consumo dell'energia elettrica, tant'è che dai successivi controlli effettuati dai tecnici dell'azienda fornitrice si è calcolato che dal 2008 al 2018 è stata consumata energia per un valore di 15 mila euro circa.
Nessun problema invece per la custodia del serpente pitone della lunghezza di un metro e mezzo, risultato regolarmente certificato nei registri Cites (si tratta di una convenzione internazionale che regolamenta il commercio delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione).