Galliani-Barione, è ancora scontro sulla questione scuola
Nuovo botta e risposta fra i due consiglieri comunali
domenica 1 novembre 2020
10.30
Volano stracci a Terlizzi tra un esponente della maggioranza che in consiglio comunale sostiene il Sindaco Ninni Gemmato e un'altra componente della massima assise cittadina fuoriuscita da poco per collocarsi nel gruppo misto.
Tutto è cominciato quando Mariangela Galliani ha affidato a una nota alcune riflessioni sulla gestione delle politiche scolastiche da parte dell'amministrazione (link all'articolo), non risparmiandosi un'autocritica oltre a rimarcare quelle che - dal suo punto di vista - sarebbero state le mancanze a vario livello nell'organizzazione di spazi e interventi per la didattica in città.Le ha replicato Francesco Barione, affermando al contrario che Giunta, maggioranza e uffici comunali si sarebbero mossi per tempo, con cognizione di causa e mettendo in campo tutti gli strumenti idonei a fronteggiare le ripercussioni dell'emergenza epidemiologica, respingendo al mittente le accuse (link all'articolo).
Vicenda chiusa? Nient'affatto.
Galliani: «Persi ventidue giorni per una conferenza di servizi»
Galliani ha ribattuto alle esternazioni di Barione: «C'è un chè di buono nella "squadra": quando si è composta, pare che di scuola si occupi pure chi la scuola l'ha evidentemente frequentata poco persino quando avrebbe dovuto farlo per obbligo. È la seconda volta che si allude al luogo in cui ho trascorso i mesi estivi. C'è chi in ospedale si intrattiene col poker percependo uno stipendio e chi trascorre il proprio tempo non retribuito come crede» ha sostenuto.
«Non capisco bene a quale titolo intervenga in argomento il consigliere che, per temi che non fossero calcistici, non ha mai mostrato interesse, ma è importante se vuol dire che, d'ora in avanti, la scuola sarà oggetto di maggiori attenzioni» ha attaccato.
«Gli faccio due conti. Era in effetti stranamente presente anche lui, presente e muto, il giorno in cui finalmente si è tenuta la conferenza di servizi con i dirigenti scolastici. Era 16 luglio 2020. Dal 24 giugno, che è la data della pubblicazione del Piano scolastico 2020-2021, alla data della svogliata convocazione, trascorsero ventidue giorni.
Ventidue giorni durante i quali, quotidianamente, mentre altri si trastullavano dove a me francamente non deve interessare, mi preoccupavo e mi arrabbiavo per i ritardi assurdi che stavamo accumulando, sollecitando il Sindaco affinché si facesse promotore di quella conferenza della cui necessità, ne sono certa, lei, consigliere, non aveva alcuna cognizione.
Sa perché?
Perché il Piano scolastico l'ho avuto tra le mie mani dal primo giorno e il tempo al mare io l'ho impiegato anche per leggerlo e studiarlo» ha aggiunto.
«Ventidue giorni sono serviti, sebbene si trattasse di un caso di emergenza. Sebbene fosse luglio, con agosto e le chiusure estive imminenti.
In quella occasione, con molta furbizia, si prese altro tempo: piuttosto che ratificare nel verbale le istanze precise dei dirigenti scolastici intervenuti, si pretese che venissero rappresentate in relazioni specifiche. Poi si pensò a come dare almeno l'impressione che di scuola ci si sarebbe occupati. I sopralluoghi, coi filmini e le foto ne danno testimonianza. Io non ci sono più venuta, perché non si ricambia la fiducia con l'inganno e la scuola non ne ha bisogno» ha spiegato.
«Grazie a questI artifici, siete stati così bravi da giungere alle porte d'agosto. Il dirigente del settore tecnico, d'altra parte, aveva programmato le sue ferie dal 3 al 24 agosto e alla lettera del 13 agosto con la quale il Sindaco lo richiamava a rientrare in ufficio, giustamente replicò di non aver mai ricevuto alcun mandato politico che lo impegnasse ad occuparsi delle scuole e che quel mandato, appunto, doveva venirgli dalla Giunta.
La convocazione della prima riunione di Giunta utile è avvenuta il 18 agosto 2020.
Io posso dimostrare ogni parola, non mi costringa a farlo. La bugiarda non sono io. È che lei insiste a dar la voce in prestito, senza sapere quel che le lasceranno dire. Legga gli atti, li approfondisca» ha concluso Galliani.
Barione: «L'amministrazione ha realizzato tutte le azioni previste»
Inevitabile, a stretto giro, la nuova repilica di Barione.
«Galliani fa sempre così: quando viene smascherata, ricorre all'insulto gratuito, perde il controllo di sé e scade nell'aggressione personale. Tralasciando le squallide insinuazioni rivolte alla mia persona, che nulla c'entrano con la politica, ritengo sia estremamente grave che una rappresentante delle istituzioni si permetta di offendere i lavoratori della sanità accusandoli di giocare a poker negli ospedali, a maggior ragione in questo periodo di emergenza sanitaria. Il linguaggio volgare della consigliera Galliani la qualifica per la persona che tutti hanno imparato a conoscere» ha commentato il consigliere delegato ai servizi sociali.
«L'odio e la vendetta non sono sentimenti che mi appartengono, né ho tutto il tempo libero che ha la consigliera Galliani per rincorrere le sue offese gratuite sui social. Non risponderò a chi offende e insulta. L'amministrazione comunale sta affrontando un'emergenza sanitaria, sociale ed economica senza precedenti, non possiamo perdere tempo con le volgarità della Galliani» ha aggiunto.
«Nel merito del tema scuole, ribadisco quanto ho già detto: l'amministrazione comunale ha messo a disposizione dei dirigenti scolastici, subito e senza riserve, tutte le proprie risorse e tutta la collaborazione possibile per attuare gli interventi necessari e per individuare gli spazi utili alla didattica, azioni poi tutte effettivamente realizzate. Le lezioni sono iniziate nei tempi programmati insieme a tutte le scuole della Puglia. Abbiamo dato seguito a tutte le richieste dei dirigenti scolastici i quali hanno formalmente e pubblicamente ringraziato il sindaco e l'amministrazione per il lavoro svolto» ha spiegato.
«Questi sono i risultati, tutto il resto è noia. Galliani è stata al mare per tutto il tempo - è un dato di fatto da lei stessa riportato, non una colpa, per carità - e oggi, dopo due mesi dall'inizio della scuola, fa esercizio di pettegolezzo sui retroscena che hanno portato a quei risultati. Ed è ancor più ridicolo il fatto che inviti a leggere gli atti che lei stessa non ha mai letto. Questo è un comportamento poco serio» ha concluso Barione.