Gemmato a Emiliano: «Sull'Ospedale del Nord Barese dica se ci ha ripensato»

Il sindaco di Terlizzi al governatore: «Recuperi un avanzo di serietà»

sabato 23 giugno 2018 7.40
«Michele Emiliano recuperi un avanzo di serietà e dica ai cittadini di Molfetta, Terlizzi e Corato se ha intenzione di costituire la commissione tecnica per l'individuazione dell'ospedale unico del Nord Barese o se invece ci ha ripensato». E' quanto dichiara il sindaco Ninni Gemmato rivolgendosi al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il 4 giugno scorso, al termine di un incontro tra lo stesso governatore e una delegazione del Consiglio comunale di Terlizzi, Emiliano affermò di voler riprendere il percorso partecipato avviato con la firma nel 2016 della Carta di Ruvo, a tal punto che era già pronta la delibera di giunta regionale per la costituzione della «commissione tecnica».

«Il barcollamento delle sue idee è ormai proverbiale - aggiunge il sindaco di Terlizzi - ed è ormai difficile trovare qualcuno che gli creda ancora. Eppure vorrei che Emiliano provasse a fare uno sforzo di verità: sono passati venti mesi dalla firma della Carta di Ruvo e altre due settimane dall'annuncio di una Commissione tecnica regionale per la individuazione dell'ospedale unico del Nord Barese, ma ad oggi dalla Regione Puglia non arriva alcun segno di vita, se non la decisione di smantellare il pronto soccorso e l'intero ospedale di Terlizzi».

«Nel piano di riordino regionale compare solo il segno meno, si sottrae senza aggiungere nulla. Com'è possibile che un territorio di 200 mila abitanti come il Nord Barese, già privo di un presidio di primo livello, privo di Rianimazione e Unità di terapia intensiva coronarica, possa perdere ancora un pronto soccorso come quello di Terlizzi che fa oltre undici mila accessi all'anno? Come è possibile riconvertire un presidio ospedaliero vanificando decine di milioni di euro spesi appena qualche anno fa a Terlizzi per rifare il pronto soccorso e per realizzare un blocco operatorio nuovo e mai inaugurato? Qual è la logica di tutto questo?».
«Questa non è la battaglia di un sindaco, di un partito politico o di un campanile: questa è la battaglia di una comunità intera, è la pretesa di dignità e rispetto per i pazienti di tutto il Nord Barese».