Gemmato il più votato ma potrebbe non farcela, Lacarra vince il derby interno al PD

Noi con Salvini quasi il 2% dei voti

lunedì 1 giugno 2015 8.58
Nottata col fiato sospeso nel comitato elettorale di Bari di Marcello Gemmato, candidato terlizzese nella lista Fratelli d'Italia per Schittulli. Secondo le prime proiezioni, il partito di Giorgia Meloni in Puglia è sotto la ratifica quota di sbarramento del 4% fermando intorno al 2,3%. Il che - laddove questo dato fosse confermato nei risultato finale - non assicurerebbe nessun eletto alla lista Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, al di là del numero di preferenze personali.

Gemmato (nella foto insieme alla mamma al seggio di Bari) resta comunque il candidato al Consiglio regionale più votato a Terlizzi: il fratello del primo cittadino Ninni Gemmato conquista 1.079 preferenze personali monopolizzando di fatto il voto dello schieramento dei centrodestra. Un risultato lusinghiero che fa del suo partito Fratelli d'Italia la forza politica più rappresentativa del centrodestra terlizzese.

Dietro di lui, Marco Lacarra - sostenuto dall'on. Gero Grassi - con 762 voti si aggiudica il derby tutto interno al Partito Democratico terlizzese. L'altro candidato Giovanni Giannini riceve 571 preferenze, mentre l'ex assessore regionale Mario Loizzo, sostenuto dall'ex sindaco Vincenzo Di Tria una parte di Uniti a Sinistra, si ferma a 204 preferenze personali. Da segnalare l'ottimo risultato dell'altro candidato terlizzese, Francesco de Nicolo (lista Emiliano sindaco di Puglia) che zitto zitto prende ben 250 preferenze individuali.

Nella lista dei Popolari, il molfettese Saverio Tammacco con 216 voti supera il diretto concorrente, area Udc, Giuseppe Longo (176 voti).
Nel partito di Nichi Vendola, Noi a Sinistra, il più suffragato con 149 voti è un altro molfettese, Guglielmo Minervini assessore regionale uscente che fa comunque meglio di un altro ex assessore uscente Tommaso Fiore (101 voti).

Antonella Laricchia (Cinque Stelle) porta a casa appena 159 preferenze su 1.490 voti conquistati dal suo partito, un dato che conferma come il voto al partito di Beppe Grillo abbia un significato politico di protesta, slegato quindi dalla singola candidata.

Nella fila del centrodestra salta agli occhi il risultato striminzito di Domenico Damascelli (113 voti), sostenuto dal partito terlizzese di Forza Italia.