Gemmato replica a Fratoianni: «Farebbe bene a tacere, il caso Censum risale al periodo in cui Terlizzi era governata da Pd e SEL»
«L'Amministrazione dell'epoca fu avvertita: perché Fratoianni non fece nulla per porvi rimedio?»
giovedì 10 gennaio 2019
17.25
«L'on.Nicola Fratoianni farebbe bene a tacere sull'argomento Censum per dignità sua e della parte politica che rappresenta: racconta menzogne iscrivendosi nell'elenco di chi in queste ore ignora o camuffa la verità dei fatti solo per una aberrante speculazione politica». Il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, replica così alle affermazioni dell'esponente di Sinistra Italiana sulla sentenza di primo grado del cosiddetto caso Censum.
«Oggi nessun rappresentante dell'attuale Amministrazione Comunale è coinvolto, direttamente o indirettamente, in questa vicenda giudiziaria» ricorda il sindaco di Terlizzi. «Il caso giudiziario, infatti, riguarda una vicenda gravissima risalente agli anni 2008-2012 quando alla guida di Terlizzi c'era una maggioranza di centrosinistra sostenuta dal Partito Democratico e da Sinistra Ecologia e Libertà di cui lo stesso Fratoianni era coordinatore regionale».
«Oggi, rispetto a quella vicenda, al contrario di quanto viene affermato, il Comune di Terlizzi si è costituito parte civile nel processo contro l'imputato Re David (all'epoca dei fatti Presidente del Consiglio di Amministrazione della Censum) ottenendo con la sentenza di ieri il diritto ad un primo "acconto" di 100.000 euro a titolo di risarcimento».
«Inoltre, la dirigente Francesca Panzini è la stessa dirigente che all'epoca dei fatti avvertiva l'Amministrazione Comunale di centrosinistra dei ritardati versamenti dei tributi da parte della Censum: perché quella stessa Amministrazione di cui Sel, partito di Fratoianni, era protagonista, non fece nulla per porre rimedio? A proposito di "coperture politiche" l'on. Fratoianni chieda ai suoi sodali del Partito Democratico di quale partito era dirigente provinciale l'ex amministratore delegato della stessa Censum. Altro che richiesta di dimissioni, queste sono le risposte che Fratoianni deve alla città.»
«Oggi nessun rappresentante dell'attuale Amministrazione Comunale è coinvolto, direttamente o indirettamente, in questa vicenda giudiziaria» ricorda il sindaco di Terlizzi. «Il caso giudiziario, infatti, riguarda una vicenda gravissima risalente agli anni 2008-2012 quando alla guida di Terlizzi c'era una maggioranza di centrosinistra sostenuta dal Partito Democratico e da Sinistra Ecologia e Libertà di cui lo stesso Fratoianni era coordinatore regionale».
«Oggi, rispetto a quella vicenda, al contrario di quanto viene affermato, il Comune di Terlizzi si è costituito parte civile nel processo contro l'imputato Re David (all'epoca dei fatti Presidente del Consiglio di Amministrazione della Censum) ottenendo con la sentenza di ieri il diritto ad un primo "acconto" di 100.000 euro a titolo di risarcimento».
«Inoltre, la dirigente Francesca Panzini è la stessa dirigente che all'epoca dei fatti avvertiva l'Amministrazione Comunale di centrosinistra dei ritardati versamenti dei tributi da parte della Censum: perché quella stessa Amministrazione di cui Sel, partito di Fratoianni, era protagonista, non fece nulla per porre rimedio? A proposito di "coperture politiche" l'on. Fratoianni chieda ai suoi sodali del Partito Democratico di quale partito era dirigente provinciale l'ex amministratore delegato della stessa Censum. Altro che richiesta di dimissioni, queste sono le risposte che Fratoianni deve alla città.»