Gemmato su "Sarcone": «Ripristinare subito i reparti di Chirurgia e Pneumologia»

Il primo cittadino: «La Sanità del Nord Barese non è in sicurezza»

martedì 4 febbraio 2020
Ripristinare subito gli organici e i ricoveri nelle unità operative di Chirurgia e Pneumologia dell'ospedale "Michele Sarcone".
Il sindaco Ninni Gemmato torna a sollecitare un intervento da parte della Regione Puglia al fine di assicurare un'efficace assistenza sanitaria sul territorio del Nord Barese: «La mancanza di chirurghi nel presidio di Terlizzi sta compromettendo seriamente il lavoro dei medici del Pronto Soccorso e di Medicina nella gestione delle emergenze. I pazienti acuti non possono essere assistiti tempestivamente e sono così costretti a continui trasferimenti fuori sede; anche le diagnosi rischiano di essere compromesse senza l'ausilio di una consulenza chirurgica garantita a tempo pieno».

Il sindaco di Terlizzi rammenta che nelle comunicazioni ufficiali dell'Asl di Bari si faceva riferimento a uno stop temporaneo dei ricoveri nei reparti di Chirurgia e Pneumologia, mentre nei fatti questa inerzia continua da diversi mesi: «Purtroppo alla chiusura dei reparti a Terlizzi non è seguito un potenziamento della Chirurgia e della Pneumologia nei presidi delle altre città limitrofe, col risultato che continuiamo ad assistere alla desertificazione sanitaria di tutto il Nord Barese».

La proposta che il sindaco Gemmato rivolge al presidente Emiliano, oltre che alla comunità di medici e operatori sanitari, riguarda la necessità di recuperare lo spirito e gli obiettivi che nel 2016 ispirarono il memorandum "Carta di Ruvo": «La costruzione del futuro ospedale del Nord Barese previsto nel piano di riordino regionale — fa notare il sindaco — richiederà tempi lunghissimi, non meno di dieci-quindici anni se tutto va bene: nel frattempo il territorio del Nord Barese con i suoi 200mila abitanti non può rimanere privo di un'assistenza sanitaria efficiente e completa, raffigurabile in quella di un presidio di primo livello. Queste erano le premesse da cui, quattro anni fa, prendeva le mosse la Carta di Ruvo, sottoscritta non da me ma dal presidente Emiliano in persona, premesse che purtroppo restano attuali ancora ogg.

«Da qui dobbiamo ripartire oggi. Non solo negli ultimi anni non è cambiato nulla, ma addirittura le chiusure dei reparti di Chirurgia e Pneumologia che a Terlizzi dovevano essere temporanee e invece rischiano di diventare di fatto definitive, mentre in tutto il territorio che abbraccia Molfetta, Terlizzi, Corato, Ruvo di Puglia e Bitonto, gli stessi reparti non sono stati potenziati e mancano del tutto la Rianimazione e l'Unità di terapia intensiva coronarica».

Nel corso di un precedente incontro con il direttore dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, il sindaco Gemmato aveva già suggerito l'idea di tornare ai contenuti della Carta di Ruvo: «In attesa del futuro ospedale del Nord Barese, la proposta più pragmatica è di mantenere l'esistente, ottimizzando le unità complesse già esistenti negli ospedali di Molfetta, Terlizzi e Corato. Inoltre, sarebbe necessario dotare il territorio del Nord Barese della Rianimazione e dell'Unità di terapia intensiva coronarica. Questa è la proposta che abbiamo rivolto informalmente ai vertici dell'Asl già alcuni mesi fa, ora attendiamo una risposta dal governo regionale, magari per bocca del presidente Emiliano, più volte invitato negli ultimi due anni a un confronto in Consiglio comunale di Terlizzi. Lo aspettiamo ancora».