Gemmato sullo smaltimento dell'amianto: "Stanziati oltre 257 mila euro per le bonifiche"
I 180 mila euro di cui parla Puliamo Terlizzi non sono un nuovo finanziamento
martedì 25 agosto 2015
17.45
Non si fa attendere la replica del sindaco Ninni Gemmato rispetto alla richiesta dell'associazione Puliamo Terlizzi di investire 180 mila euro per agevolare lo smaltimento di amianto da parte dei privati.
"Leggo sul vostro periodico on line notizia relativa al comunicato reso da associazione ambientalista locale dal quale sembrerebbe che al Comune di Terlizzi sia stato attribuito un finanziamento di € 180.000,00 finalizzato alle bonifiche ambientali, all'insaputa dello stesso Ente. Giova precisare — spiega Gemmato — che non si tratta di finanziamento ma di spazio finanziario, finalizzato alla riduzione dell'obiettivo del patto di stabilità interno 2015, ai sensi dell'articolo 1, commi 2, e 5, del Decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 "Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali" pubblicato sulla GU Serie Generale n.140 del 19-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 32."
Insomma, come peraltro si era già scritto, il Ministero consentirebbe al Comune di Terlizzi solo di non tenere conto di questi 180 mila euro nel camputo del Patto di Stabilità interno. Ma ovviamente non si tratta di soldi in più che le casse comunali si ritroverebbero all'improvviso.
Il sindaco fa rilevare che, contrariamente da quanto sostenuto da Puliamo Terlizzi, l'amministrazione comunale ha già stanziato risorse per la bonifica del territorio. «I pagamenti effettuati a valere sull'intervento in questione non rilevano ai fini del patto di stabilità 2015, nel limite di € 180.000,00" continua il primo cittadino. Trattasi di somme già iscritte nel Bilancio 2014 e appositamente impegnate per il progetto denominato "Bonifica siti inquinati da amianto" (Codice Unico di Progetto - CUP - B14E14001460009) di importo complessivo di € 257.849,00, di cui € 161.102,18 di fondi comunali (pari al 62,48%) ed € 96.743,82 di fondi regionali e provinciali (pari al 37,52%), a suo tempo regolarmente richiesti ed ottenuti dal Comune di Terlizzi.»
«Invece, la richiesta del succitato spazio finanziario di € 180.000,00 è stata, come da decreto-legge 78/2015, inoltrata in data 30/06/2015 (e cioè entro 10 giorni dall'entrata in vigore del D.L.78/2015) tramite l'apposita piattaforma ministeriale relativa alla procedura di gestione e monitoraggio del Patto di Stabilità 2015 ed è relativa ai pagamenti che l'Ente prevede di effettuare entro il 31/12/2015 per il progetto "Bonifica siti inquinati da amianto".»
«Si evidenzia, bonariamente, la confusione operata tra finanziamento e spazio finanziario, laddove il finanziamento riguarda risorse "fresche" assegnate all'Ente, mentre lo spazio finanziario attiene solo alla possibilità di pagare, in deroga ai vincoli del Patto di Stabilità, somme già nella disponibilità del Comune di Terlizzi."
«Vi è inoltre — conclude Ninni Gemmato — un lampante malinteso sulle modalità di gestione della spesa pubblica: in particolare, per effettuare una spesa di investimento il Comune deve stanziare le somme nel proprio Bilancio, assicurandone la relativa fonte di finanziamento, adottare un provvedimento di impegno di spesa, realizzare gli interventi programmati quindi liquidare la spesa e, in ultimo, pagare il dovuto. L'intervento in questione era già previsto nel Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2014/2016, annualità 2014, e la relativa somma era già iscritta nel Bilancio di Previsione 2014.»
"Leggo sul vostro periodico on line notizia relativa al comunicato reso da associazione ambientalista locale dal quale sembrerebbe che al Comune di Terlizzi sia stato attribuito un finanziamento di € 180.000,00 finalizzato alle bonifiche ambientali, all'insaputa dello stesso Ente. Giova precisare — spiega Gemmato — che non si tratta di finanziamento ma di spazio finanziario, finalizzato alla riduzione dell'obiettivo del patto di stabilità interno 2015, ai sensi dell'articolo 1, commi 2, e 5, del Decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 "Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali" pubblicato sulla GU Serie Generale n.140 del 19-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 32."
Insomma, come peraltro si era già scritto, il Ministero consentirebbe al Comune di Terlizzi solo di non tenere conto di questi 180 mila euro nel camputo del Patto di Stabilità interno. Ma ovviamente non si tratta di soldi in più che le casse comunali si ritroverebbero all'improvviso.
Il sindaco fa rilevare che, contrariamente da quanto sostenuto da Puliamo Terlizzi, l'amministrazione comunale ha già stanziato risorse per la bonifica del territorio. «I pagamenti effettuati a valere sull'intervento in questione non rilevano ai fini del patto di stabilità 2015, nel limite di € 180.000,00" continua il primo cittadino. Trattasi di somme già iscritte nel Bilancio 2014 e appositamente impegnate per il progetto denominato "Bonifica siti inquinati da amianto" (Codice Unico di Progetto - CUP - B14E14001460009) di importo complessivo di € 257.849,00, di cui € 161.102,18 di fondi comunali (pari al 62,48%) ed € 96.743,82 di fondi regionali e provinciali (pari al 37,52%), a suo tempo regolarmente richiesti ed ottenuti dal Comune di Terlizzi.»
«Invece, la richiesta del succitato spazio finanziario di € 180.000,00 è stata, come da decreto-legge 78/2015, inoltrata in data 30/06/2015 (e cioè entro 10 giorni dall'entrata in vigore del D.L.78/2015) tramite l'apposita piattaforma ministeriale relativa alla procedura di gestione e monitoraggio del Patto di Stabilità 2015 ed è relativa ai pagamenti che l'Ente prevede di effettuare entro il 31/12/2015 per il progetto "Bonifica siti inquinati da amianto".»
«Si evidenzia, bonariamente, la confusione operata tra finanziamento e spazio finanziario, laddove il finanziamento riguarda risorse "fresche" assegnate all'Ente, mentre lo spazio finanziario attiene solo alla possibilità di pagare, in deroga ai vincoli del Patto di Stabilità, somme già nella disponibilità del Comune di Terlizzi."
«Vi è inoltre — conclude Ninni Gemmato — un lampante malinteso sulle modalità di gestione della spesa pubblica: in particolare, per effettuare una spesa di investimento il Comune deve stanziare le somme nel proprio Bilancio, assicurandone la relativa fonte di finanziamento, adottare un provvedimento di impegno di spesa, realizzare gli interventi programmati quindi liquidare la spesa e, in ultimo, pagare il dovuto. L'intervento in questione era già previsto nel Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2014/2016, annualità 2014, e la relativa somma era già iscritta nel Bilancio di Previsione 2014.»