Gemmato in tv: "Contro la chiusura del Sarcone serve una mobilitazione"
Girandola di interviste del primo cittadino contro il piano ospedaliero di Emiliano
mercoledì 24 febbraio 2016
17.30
Fuoco di fila mediato del sindaco Ninni Gemmato contro il piano di riordino ospedaliero targato Michele Emiliano. Mattinata impegnativa per il sindaco di Terlizzi impegnato in un girandola di interviste con La Gazzetta del Mezzogiorno, TgNorba e Antenna Sud. Il leit motiv è sempre lo stesso: qualunque declassamento dell'ospedale "Sarcone" è "inacettabile" dice Gemmato invitando a una "mobilitazione razionale".
"Il raffronto con la situazione di quattordici anni fa sorge — dice il sindaco — sorge spontaneo, ma c'è una grossa differenza. All'epoca, Fitto consegnava un ospedale da 140 posti letto, certamente ridimensionato- penso soprattutto all'ostetricia e alla ginecologia- rispetto alle ambizioni di carattere chirurgico . Oggi, invece, Emiliano consegna a Terlizzi la chiusura dell'ospedale. Ci troviamo in una situazione decisamente peggiore, dinanzi alla quale la protesta deve essere ancora più importante, ma razionale. Proprio a contrapposizione della irrazionalità di questo Piano di Riordino".
"La forma di mobilitazione dovrà necessariamente essere concordata unanimemente, nelle forme e nei modi, in Consiglio comunale, alla presenza delle espressioni politico-amministrative della città. Reputo, infatti, che, a partire dal sottoscritto, nessuno, in questo momento, debba assumere la veste di capo-popolo. Piuttosto, occorre essere compatti e concordi."
"Il raffronto con la situazione di quattordici anni fa sorge — dice il sindaco — sorge spontaneo, ma c'è una grossa differenza. All'epoca, Fitto consegnava un ospedale da 140 posti letto, certamente ridimensionato- penso soprattutto all'ostetricia e alla ginecologia- rispetto alle ambizioni di carattere chirurgico . Oggi, invece, Emiliano consegna a Terlizzi la chiusura dell'ospedale. Ci troviamo in una situazione decisamente peggiore, dinanzi alla quale la protesta deve essere ancora più importante, ma razionale. Proprio a contrapposizione della irrazionalità di questo Piano di Riordino".
"La forma di mobilitazione dovrà necessariamente essere concordata unanimemente, nelle forme e nei modi, in Consiglio comunale, alla presenza delle espressioni politico-amministrative della città. Reputo, infatti, che, a partire dal sottoscritto, nessuno, in questo momento, debba assumere la veste di capo-popolo. Piuttosto, occorre essere compatti e concordi."