«Gioacchino Baldassarre referente dei Capriati a nord di Bari»

Lo si legge negli atti dell'operazione "Pandora". Con lui Domenico Amoruso e Domenico Conte

lunedì 18 giugno 2018 20.08
Il 18 giugno 2018 a Bari e in varie località del territorio nazionale, tra cui Terlizzi, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 104 soggetti indagati per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, rapina, sequestro di persona, detenzione di armi, lesioni personali con aggravante mafiosa, violazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Al centro delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e dei Carabinieri del Ros, i vertici dei clan Mercante-Diomede e Capriati attivi in Bari e nelle province di Bari e Barletta Andria-Trani. L'odierna operazione antimafia è stata denominata "Pandora", e costituisce l'importante conclusione di un articolato e laborioso percorso investigativo finalizzato a contrastare l'attività mafiosa nel barese e nord barese.

L'inchiesta ha evidenziato il crescente e significativo ruolo assunto dai clan Mercante-Diomede e Capriati, federati tra loro, nel panorama criminale pugliese, entrambi caratterizzati: L'indagine ha consentito con riferimento al clan Mercante-Diomede di: Al clan Capriati di: Inoltre, sono stati documentati i rapporti tra i clan mafiosi Mercante-Diomede e Capriati con esponenti della criminalità organizzata di altre aree della Puglia, con particolare riferimento alla: Il clan Capriati, sfruttando periodi di convivenza carceraria, è riuscito a fidelizzare esponenti della criminalità di San Severo, destinatari del provvedimento restrittivo, amplificando le sue potenzialità attraverso il reclutamento di soggetti capaci, all'occorrenza, di operare sul territorio barese con effetto sorpresa, in cambio di droga ed armi.