Giornata della Donna, le mimose di Terlizzi nei negozi di tutto il Sud Italia
Filippo Caputo, direttore del mercato dei Fiori: «Calo nelle vendite del 10%, stiamo puntando all'Est»
domenica 8 marzo 2015
8.38
Semplice e intramontabile, la mimosa resta l'emblema di una delle giornate più attese dell'anno: la festa della donna. Negli ultimi quindici giorni, nel mercato floricolo di Terlizzi sono stati commercializzati all'ingrosso circa 5 milioni di steli di mimose, l'equivalente di 10 mila alberi. In pratica, ogni mimosa venduta in Puglia quasi sicuramente è uscita dalla struttura mercatale terlizzese. «Per la maggior parte si tratta di mimose locali prodotte nel circondario, tra Terlizzi, Mariotto, Palombaio» ci spiega Filippo Caputo, direttore del mercato floricolo di Terlizzi «i nostri fiori arrivano nei negozi di tutta la Puglia finanche nel napoletano e in molte zone del sud Italia.»
Eppure, nonostante Terlizzi si confermi uno dei mercati nazionali più vivaci del settore, i produttori locali segnalano un calo delle vendite intorno al 10%. Colpa della crisi economica, conferma Caputo, che ha colpito duramente il settore floricolo in tutta Italia e che anche da queste parti si sta facendo sentire: «Se in una famiglia si perde il posto di lavoro o comunque entrano meno soldi, si può scegliere di risparmiare sui fiori non certo sugli alimenti. Gli altri anni - continua Caputo - già una settimana prima dell'8 marzo tutte le mimose risultavano esaurite; l'altro ieri, invece, c'erano ancora diversi cartoni di mimose invenduti e sono in molti i commercianti che preferiscono regalarle invece che buttarle via.» La festa della donna che cade di domenica non ha aiutato le vendite, visto che sono due giornate festive che coincidono in un solo giorno. E persino le previsioni di maltempo degli ultimi giorni hanno scoraggiato i negozi ad acquistare grossi quantitativi di mimose (con il maltempo c'è meno gente che passeggia e in proporzione ci sono meno occasioni di vendita).
Fortunatamente, le buone notizie non mancano. Se il mercato nazionale zoppica, è all'estero che i produttori terlizzesi stanno rivolgendo le proprie attenzioni: «In Albania, in Kosovo e in Russia l'8 marzo si festeggia la festa della mamma, giornata molto sentita in quei paesi. Quest'anno per la prima volta i fiori di Terlizzi sono entrati nei negozi in quella porzione d'Europa: non solo con le mimose (in quei paesi non hanno lo stesso significato simbolico) quanto soprattutto con diverse tipologie di fiori. In un solo giorno, un intero autoarticolato si è portato via ben 25 mila euro di prodotti floricoli.»
«Sul territorio terlizzese sono disseminate circa 10 mila piante di mimosa che insieme ad altre colture floricole contribuiscono a mantenere il ricordo della festa - osserva l'assessore all'agricoltura Raffaele Cataldi -. Nel caso di un territorio con una vocazione floricola così marcata, rappresentano l'identità e l'economia di un paese. Per noi terlizzesi, allora, regalare un fiore è non solo atto simbolico ma un modo di ricordarci chi siamo e da dove veniamo »
Eppure, nonostante Terlizzi si confermi uno dei mercati nazionali più vivaci del settore, i produttori locali segnalano un calo delle vendite intorno al 10%. Colpa della crisi economica, conferma Caputo, che ha colpito duramente il settore floricolo in tutta Italia e che anche da queste parti si sta facendo sentire: «Se in una famiglia si perde il posto di lavoro o comunque entrano meno soldi, si può scegliere di risparmiare sui fiori non certo sugli alimenti. Gli altri anni - continua Caputo - già una settimana prima dell'8 marzo tutte le mimose risultavano esaurite; l'altro ieri, invece, c'erano ancora diversi cartoni di mimose invenduti e sono in molti i commercianti che preferiscono regalarle invece che buttarle via.» La festa della donna che cade di domenica non ha aiutato le vendite, visto che sono due giornate festive che coincidono in un solo giorno. E persino le previsioni di maltempo degli ultimi giorni hanno scoraggiato i negozi ad acquistare grossi quantitativi di mimose (con il maltempo c'è meno gente che passeggia e in proporzione ci sono meno occasioni di vendita).
Fortunatamente, le buone notizie non mancano. Se il mercato nazionale zoppica, è all'estero che i produttori terlizzesi stanno rivolgendo le proprie attenzioni: «In Albania, in Kosovo e in Russia l'8 marzo si festeggia la festa della mamma, giornata molto sentita in quei paesi. Quest'anno per la prima volta i fiori di Terlizzi sono entrati nei negozi in quella porzione d'Europa: non solo con le mimose (in quei paesi non hanno lo stesso significato simbolico) quanto soprattutto con diverse tipologie di fiori. In un solo giorno, un intero autoarticolato si è portato via ben 25 mila euro di prodotti floricoli.»
«Sul territorio terlizzese sono disseminate circa 10 mila piante di mimosa che insieme ad altre colture floricole contribuiscono a mantenere il ricordo della festa - osserva l'assessore all'agricoltura Raffaele Cataldi -. Nel caso di un territorio con una vocazione floricola così marcata, rappresentano l'identità e l'economia di un paese. Per noi terlizzesi, allora, regalare un fiore è non solo atto simbolico ma un modo di ricordarci chi siamo e da dove veniamo »