Giovani artiste crescono... ecco chi è Noemi Visaggi

Nell’ottobre 2013 vince il Premio Nazionale delle Arti con uno scatto sulla festività della Madonna del Rosario

venerdì 10 aprile 2015 7.20
A cura di Nicoló Marino Ceci

Il 19 marzo scorso si è inaugurata in Mola di Bari la rassegna collettiva "Caos calmo apparente", organizzata dall'Accademia di Belle Arti di Bari sotto la direzione artistica del prof. Luigi Mastromauro, docente di Pittura. Tra gli artisti partecipanti c'è anche la terlizzese Noemi Visaggi. Laureatasi con 110 e lode nel corso di Decorazione presso l'Accademia barese, Visaggi, 24 anni, si distingue come artista poliedrica amante della fotografia, della pittura e del teatro. Dopo diverse partecipazioni a rassegne regionali e nazionali, nell'ottobre 2013 vince il Premio Nazionale delle Arti con uno scatto sulla festività della Madonna del Rosario – ricevendo un plauso dal curatore Vittorio Sgarbi.

Nel 2014 intraprende un percorso di tesi sulla maschera, con il prof. Mastromauro. Che la sceglie per partecipare all'esposizione "Caos calmo apparente".

"Caos calmo apparente". Cos'è?
"Caos Calmo Apparente" è l'inizio di un viaggio itinerante sul binomio arte e caos, nato quasi per gioco nell'Accademia di Belle Arti a Mola. 30 artisti italiani e stranieri; tante le tecniche e le forme espressive messe in gioco.

Come nasce la sua partecipazione a questo progetto?
Il Prof. Luigi Mastromauro, mio docente universitario di Pittura e curatore della rassegna, mi ha proposto di esporre un lavoro su questo affascinante tema, sulla base di una profonda affinità a idee e pensieri in campo artistico.

Chi è Noemi Visaggi?
Mi risulta sempre difficile parlare di me: preferisco che siano i miei lavori e le mie performance a dire qualcosa. In un incessante dialogo con l'interlocutore – fruitore, che potrà riconoscere sé stesso o, addirittura, a riconoscere me stessa. Con la speranza che in questo viaggio egli si smarrisca. Per ritrovarsi.

Che prospettive offre questo territorio per giovani artisti come lei?
Questo territorio, come tanti altri, potrebbe offrire tanto o non offrire nulla. Tutto sta nella determinazione di voler percorrere una strada anziché un'altra... e perché no! Magari spianarne di nuove mai battute. La buona riuscita di una cosa è direttamente proporzionata a quanto si è disposti a mettersi in gioco e a sacrificarsi, sia che ci si trovi in Africa, Asia, America o semplicemente Terlizzi, il mio piccolo governatorato di provincia.

Terlizzi e l'arte: che rapporto è?
Terlizzi e l'Arte sono in una relazione aperta, balcanica e discontinua: spesso non si comprendono a vicenda ma si vogliono molto bene.

Poniamo che lei sia la direttrice artistica di una galleria terlizzese. Dove, come e su cosa organizzerebbe la prossima esposizione?
Se fossi la direttrice artistica di una galleria terlizzese porrei la mia scelta su opere artisticamente provocatorie volte all'interazione con il fruitore. Opere che motivano, nutrono o semplicemente lasciano dubbiosi e pieni di domande i fruitori.