Giunta deserta, il PD di Terlizzi: «Maggioranza di destra al palo»

E dalla Corrente rincarano la dose: «Relazioni al lumicino»

domenica 10 maggio 2020
A cura di Gianluca Battista
«Ancora una volta la maggioranza di destra ha evidenziato tutta la sua fragilità, con l'ennesima riunione di giunta (in videoconferenza) andata deserta».

Ad annunciarlo sulla sua pagina ufficiale il Partito Democratico di Terlizzi. Dalla Segreteria guidata da Malayka Balzano evidenziano: «Pesano le assenze di diversi Assessori della Giunta Gemmato. Maggioranza nuovamente al palo - è il commento -. La mancata riunione ha messo in luce l'esistenza di un problema politico di cui prendere atto. Possono la città e i cittadini aspettare in un momento così delicato?», è l'interrogativo che ne consegue, posto dal principale partito di opposizione.

Caustica La Corrente che evidenzia in un'altra nota apparsa sulle pagine social le difficoltà della maggioranza in questo momento (i bene informati raccontano di frizioni dovute alla delega affidata a Francesco Barione di recente, ma sono voci e null'altro ndr).

«I ritardi nell'attuare misure urgenti - scrivono dal movimento d'opposizione - per combattere i fendenti di questa crisi sociale ed economica hanno nomi e cognomi. Poggiano le loro radici in circostanze note agli ambienti degli addetti ai lavori della politica e che è giusto che Terlizzi conosca. I Consigli comunali, le Giunte, le Commissioni, che a dire il vero possono apparire la messa laica della democrazia, non si tengono perché a Terlizzi non c'è più una maggioranza. Le relazioni tra i gruppi di maggioranza sono al lumicino», attaccano decisi.

Interessi contrastanti secondo La Corrente, che sottolinea però come questo ricada in qualche modo sui cittadini: «i buoni libro non vengono erogati perché nessuno se ne occupa - è l'accusa diretta alla Giunta -; le mascherine consegnate 3 giorni fa dalla Protezione Civile regionale non vengono distribuite perché l'Amministrazione non ha definito a chi dare priorità; il buono amico non riparte perché nessuno firma il provvedimento. 130.000 euro destinati ai cittadini dal Governo bloccati perché loro litigano.», è l'affondo conclusivo.

Nei prossimi giorni si capirà meglio se le frizioni, presunte o reali all'interno della maggioranza, finiranno per incrinare definitivamente i rapporti o se Gemmato troverà nuovamente la quadra come accaduto in passato.