Giuseppe, Armando e quel maledetto motorino trovato in campagna
I carabinieri di Giovinazzo indagano, ma al momento non sembrano emergere responsabilità
lunedì 22 agosto 2016
7.39
Su Facebook campeggia l'ultima foto di Giuseppe de Chirico e Armando Bali. Fotografati sabato mattina, insieme ad altri amici, tutti in biclicletta, prima della scampagnata in campagna sulla provinciale Terlizzi-Giovinazzo. Così scrive uno degli amici che sabato era in quel villino: «Eravamo partiti tutti insieme, felici e spensierati. Siamo tornati distrutti».
Una scampagnata finita in tragedia. Questo il destino che accumuna i due diciassettenni travolti da una Peugeot mentre si trovavano su un motorino trovato lì in quel fondo, per caso. Una una storia assurda.
Sono le due del pomeriggio. I due sabato pomeriggio si trovano insieme ad altri coetanei in un villino tra Terlizzi e Giovinazzo. Nel villino c'è quel maledetto ciclomotore, un vecchio motorino di trent'anni di età, in disuso, appartenente a una guardia campestre proprietaria del villino, parente di uno dei ragazzi presenti alla scampagnata. Un ciclomotore vecchio e malmesso, conservato in un deposito tra la legna e gli attrezzi agricoli, che il proprietario utilizzava per muoversi all'interno della campagna, per andare in lungo e in largo sul terreno della proprietà.
Quell'improbabile «cinquantino» non può nemmeno circolare su strada, ma la bravata e l'incoscienza sono dietro l'angolo. Armando e Giuseppe mettono in moto il dueruote, fanno un giro, superano il cancello, si affacciano sulla provinciale e a una curva ad altezza di Torre del Sagristo incrociano la morte. Sono senza casco e senza scampo. Entrambi sbattacchiati sull'asfalto da una Peugeot di piccola cilindrata. Il conducente, anch'egli di Terlizzi, resta illeso.
Una bravata finita male, insomma. Come accade sempre in questi casi, si apre comunque un fascicolo d'inchiesta per scovare eventuali responsabilità. Il fatto è avvenuto in territorio di Giovinazzo di competenza del Tribunale di Bari; il secondo ragazzo è morto ad Andria, per cui il caso investe anche la procura di Trani. Intanto, i carabinieri della Tenenza di Giovinazzo continuano le indagini: ieri mattina hanno ascoltato il proprietario del villino e alcuni dei ragazzi presenti alla scampagnata. Si lavora per ricostruire minuto per minuto quanto accaduto. Nn è escluso che i legali della famiglia di Armando chiedano nelle prossime l'esame autoptico, seppure al momento non sembrano emergere responsabilità particolari.
Una scampagnata finita in tragedia. Questo il destino che accumuna i due diciassettenni travolti da una Peugeot mentre si trovavano su un motorino trovato lì in quel fondo, per caso. Una una storia assurda.
Sono le due del pomeriggio. I due sabato pomeriggio si trovano insieme ad altri coetanei in un villino tra Terlizzi e Giovinazzo. Nel villino c'è quel maledetto ciclomotore, un vecchio motorino di trent'anni di età, in disuso, appartenente a una guardia campestre proprietaria del villino, parente di uno dei ragazzi presenti alla scampagnata. Un ciclomotore vecchio e malmesso, conservato in un deposito tra la legna e gli attrezzi agricoli, che il proprietario utilizzava per muoversi all'interno della campagna, per andare in lungo e in largo sul terreno della proprietà.
Quell'improbabile «cinquantino» non può nemmeno circolare su strada, ma la bravata e l'incoscienza sono dietro l'angolo. Armando e Giuseppe mettono in moto il dueruote, fanno un giro, superano il cancello, si affacciano sulla provinciale e a una curva ad altezza di Torre del Sagristo incrociano la morte. Sono senza casco e senza scampo. Entrambi sbattacchiati sull'asfalto da una Peugeot di piccola cilindrata. Il conducente, anch'egli di Terlizzi, resta illeso.
Una bravata finita male, insomma. Come accade sempre in questi casi, si apre comunque un fascicolo d'inchiesta per scovare eventuali responsabilità. Il fatto è avvenuto in territorio di Giovinazzo di competenza del Tribunale di Bari; il secondo ragazzo è morto ad Andria, per cui il caso investe anche la procura di Trani. Intanto, i carabinieri della Tenenza di Giovinazzo continuano le indagini: ieri mattina hanno ascoltato il proprietario del villino e alcuni dei ragazzi presenti alla scampagnata. Si lavora per ricostruire minuto per minuto quanto accaduto. Nn è escluso che i legali della famiglia di Armando chiedano nelle prossime l'esame autoptico, seppure al momento non sembrano emergere responsabilità particolari.