Giuseppe Volpe e La Corrente Terlizzi per la liberazione di Patrick Zaki
In un appello comune ad altri amministratori e Consiglieri, l'esponente di sinistra chiede anche verità sulla morte di Giulio Regeni
sabato 19 dicembre 2020
13.22
Una foto che li ritrae con altri Consiglieri e amministratori locali per chiedere subito la liberazione di Patrick Zaki, attivista egiziano, frequentante un master in Studi di genere e delle donne all'Università di Bologna, incarcerato dal 7 febbraio scorso nel suo Paese. Giuseppe Volpe de La Corrente Terlizzi e altri Consiglieri ed amministratori del barese e della Bat ci hanno messo la faccia e forte arriva il loro monito al Governo italiano: "Stop alle forniture di armi all'Egitto" e verità anche sulla morte di Giulio Regeni.
Di seguito il testo di un comunicato congiunto.
«Come rete di amministratori comunali delle città di Barletta, Bitetto, Corato, Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi, Toritto aderiamo alla giornata nazionale di mobilitazione "Stop armi Egitto", lanciata dalla Rete italiana Pace e Disarmo per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni e libertà e giustizia per Patrick Zaki.
Chiediamo il rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione e di associazione in Egitto e in ogni altro paese.
Di fronte ai risultati dell'inchiesta della Procura di Roma sulle violenze e sulle torture subite da Giulio Regeni per mani di apparati statali egiziani; di fronte agli oltre 1000 morti nelle carceri egiziane dal 2013 ad oggi, ai 60.000 prigionieri politici tra i quali, detenuto da 10 mesi senza processo, Patrick Zaki, il giovane egiziano studente all'Università di Bologna; di fronte a tutto questo, non possiamo tacere.
L'Italia e l'Europa devono dimostrare la loro fermezza democratica per la tutela dei più elementari ed inalienabili diritti umani; il diritto alla vita, il diritto al giusto processo, la libertà di espressione, la condanna della tortura.
La difesa di quei Diritti richiede scelte precise, atti concreti, coerenza di comportamenti. Come ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella, "l'intangibile dignità della persona è al di sopra di ogni forma di discriminazione e di ogni ordinamento". Dunque, la dignità e la memoria di Giulio Regeni valgono più di qualsiasi affare; la libertà di Patrick Zaki e un giusto processo valgono di più di qualsiasi rapporto diplomatico.
Non possiamo rimanere indifferenti e giustificare che il nostro Paese mantenga le normali relazioni diplomatiche, commerciali e politiche con un regime che fa un uso sistematico e sfrontato della violenza e della tortura ritenendosi impunibile. Chiediamo dunque che venga revocata l'autorizzazione già rilasciata per la vendita di due fregate militari e che vengano accantonate tutte le ipotesi di futuri contratti militari.
Chiediamo
AL GOVERNO ITALIANO:
il richiamo dell'Ambasciatore italiano dall'Egitto
la cancellazione degli accordi di cooperazione e vendita di armi con il regime di al-Sisi,
revocando l'autorizzazione già rilasciata per la vendita di due fregate militari e che vengano accantonate tutte le ipotesi di futuri contratti militari.
ALL'UNIONE EUROPEA E AI SUOI STATI MEMBRI:
di essere coerenti con i principi ed i valori che stanno alla base delle nostre democrazie condizionando accordi e cooperazione al rispetto dei diritti umani e di non derogare o barattare questi principi con interessi di parte».
#StopArmiEgitto
#VeritàPerGiulio
#LibertàPerPatrick
Addario Felice, Assessore alla città solidale – Corato (Ba)
Carminetti Anna, Consigliera comunale Corato (Ba)
De Benedittis Giulio, Assessore Bitetto (Ba)
de Gennaro Daniele, Consigliere comunale Giovinazzo (Ba)
Doronzo Carmine, Consigliere comunale Barletta
Fiorentino Nunzia, Consigliera comunale Giovinazzo (Ba)
Mastroviti Sabrina, Consigliera comunale Giovinazzo (Ba)
Mele Benedetta, Assessora alle politiche sociali, ambiente, sport Toritto (Ba)
Mirra Marta, Assessora alla cultura Toritto (Ba)
Rana Silvia, Consigliera comunale Molfetta (Ba)
Tambone Eliseo, Consigliere comunale Corato (Ba)
Quarto Ruggiero, Consigliere comunale Barletta
Volpe Giuseppe, Consigliere comunale Terlizzi (Ba)
Di seguito il testo di un comunicato congiunto.
«Come rete di amministratori comunali delle città di Barletta, Bitetto, Corato, Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi, Toritto aderiamo alla giornata nazionale di mobilitazione "Stop armi Egitto", lanciata dalla Rete italiana Pace e Disarmo per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni e libertà e giustizia per Patrick Zaki.
Chiediamo il rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione e di associazione in Egitto e in ogni altro paese.
Di fronte ai risultati dell'inchiesta della Procura di Roma sulle violenze e sulle torture subite da Giulio Regeni per mani di apparati statali egiziani; di fronte agli oltre 1000 morti nelle carceri egiziane dal 2013 ad oggi, ai 60.000 prigionieri politici tra i quali, detenuto da 10 mesi senza processo, Patrick Zaki, il giovane egiziano studente all'Università di Bologna; di fronte a tutto questo, non possiamo tacere.
L'Italia e l'Europa devono dimostrare la loro fermezza democratica per la tutela dei più elementari ed inalienabili diritti umani; il diritto alla vita, il diritto al giusto processo, la libertà di espressione, la condanna della tortura.
La difesa di quei Diritti richiede scelte precise, atti concreti, coerenza di comportamenti. Come ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella, "l'intangibile dignità della persona è al di sopra di ogni forma di discriminazione e di ogni ordinamento". Dunque, la dignità e la memoria di Giulio Regeni valgono più di qualsiasi affare; la libertà di Patrick Zaki e un giusto processo valgono di più di qualsiasi rapporto diplomatico.
Non possiamo rimanere indifferenti e giustificare che il nostro Paese mantenga le normali relazioni diplomatiche, commerciali e politiche con un regime che fa un uso sistematico e sfrontato della violenza e della tortura ritenendosi impunibile. Chiediamo dunque che venga revocata l'autorizzazione già rilasciata per la vendita di due fregate militari e che vengano accantonate tutte le ipotesi di futuri contratti militari.
Chiediamo
AL GOVERNO ITALIANO:
il richiamo dell'Ambasciatore italiano dall'Egitto
la cancellazione degli accordi di cooperazione e vendita di armi con il regime di al-Sisi,
revocando l'autorizzazione già rilasciata per la vendita di due fregate militari e che vengano accantonate tutte le ipotesi di futuri contratti militari.
ALL'UNIONE EUROPEA E AI SUOI STATI MEMBRI:
di essere coerenti con i principi ed i valori che stanno alla base delle nostre democrazie condizionando accordi e cooperazione al rispetto dei diritti umani e di non derogare o barattare questi principi con interessi di parte».
#StopArmiEgitto
#VeritàPerGiulio
#LibertàPerPatrick
Addario Felice, Assessore alla città solidale – Corato (Ba)
Carminetti Anna, Consigliera comunale Corato (Ba)
De Benedittis Giulio, Assessore Bitetto (Ba)
de Gennaro Daniele, Consigliere comunale Giovinazzo (Ba)
Doronzo Carmine, Consigliere comunale Barletta
Fiorentino Nunzia, Consigliera comunale Giovinazzo (Ba)
Mastroviti Sabrina, Consigliera comunale Giovinazzo (Ba)
Mele Benedetta, Assessora alle politiche sociali, ambiente, sport Toritto (Ba)
Mirra Marta, Assessora alla cultura Toritto (Ba)
Rana Silvia, Consigliera comunale Molfetta (Ba)
Tambone Eliseo, Consigliere comunale Corato (Ba)
Quarto Ruggiero, Consigliere comunale Barletta
Volpe Giuseppe, Consigliere comunale Terlizzi (Ba)