Gli speleologi in largo Poerio: ispezione all'interno della cisterna
Il ritrovamento durante i lavori di riqualificazione della piazzetta
mercoledì 28 novembre 2018
8.05
A Terlizzi sono arrivati gli speleologi. Giovedì scorso il gruppo speleologico di Ruvo di Puglia ha condotto una ispezione all'interno della cisterna scoperta nel sottosuolo durante i lavori di riqualificazione di largo Poerio. Non è la prima volta che il gruppo speleologico di Ruvo visita il sottosuolo di Terlizzi che negli ultimi anni sta vivendo lavori importanti di riqualificazione urbana in vari quartieri della città.
Sotto la visione dell'archeologa Mariateresa Foscolo, la responsabile alla sicurezza l'ingegnere Lia Gigli e l'impresa EdilTer, gli speleologi si sono calati all'interno della cisterna, armati di torce, carta, penna e strumenti di misurazione, hanno misurato e realizzato una bozza di rilievo della cisterna.
All'interno una classica cisterna utilizzata per la raccolta delle acque meteoriche non utilizzata per l'utilizzo di acqua potabile perché priva di intonaco. Sulla parete frontale verso la piazza si trova un muro di pietra diverso dalla muratura della cisterna. Potrebbe addirittura trovarsi un'altra cisterna chiusa chissà per quale motivo.
Tutti i dati raccolti sono stati inviati alla Soprintendenza che deciderà il da farsi. Durante lo smantellamento della pavimentazione attuale in chianca è inoltre emersa una seconda pavimentazione in pietra settecentesca su una decina di metri quadri che costeggia lo storico edificio adiacente. Sotto l'asfalto interessato dall'intervento sta uscendo il resto della pavimentazione a chianche che si estende fin dove non sono intervenuti nel tempo interventi di fogna e acqua che avevano distrutto per sempre i resti della vecchia pavimentazione.
Sotto la visione dell'archeologa Mariateresa Foscolo, la responsabile alla sicurezza l'ingegnere Lia Gigli e l'impresa EdilTer, gli speleologi si sono calati all'interno della cisterna, armati di torce, carta, penna e strumenti di misurazione, hanno misurato e realizzato una bozza di rilievo della cisterna.
All'interno una classica cisterna utilizzata per la raccolta delle acque meteoriche non utilizzata per l'utilizzo di acqua potabile perché priva di intonaco. Sulla parete frontale verso la piazza si trova un muro di pietra diverso dalla muratura della cisterna. Potrebbe addirittura trovarsi un'altra cisterna chiusa chissà per quale motivo.
Tutti i dati raccolti sono stati inviati alla Soprintendenza che deciderà il da farsi. Durante lo smantellamento della pavimentazione attuale in chianca è inoltre emersa una seconda pavimentazione in pietra settecentesca su una decina di metri quadri che costeggia lo storico edificio adiacente. Sotto l'asfalto interessato dall'intervento sta uscendo il resto della pavimentazione a chianche che si estende fin dove non sono intervenuti nel tempo interventi di fogna e acqua che avevano distrutto per sempre i resti della vecchia pavimentazione.