Gli studenti dell'IISS "Mons. Bello" di Molfetta si schierano con Giuseppe de Nicolo
Dopo l'aggressione subita a Trani lo scorso 6 febbraio, tanta la solidarietà per un ragazzo impegnato anche nel sociale
martedì 14 marzo 2023
Il suo volto tumefatto aveva fatto il giro del web. Una vile aggressione, il 6 febbraio scorso, aveva portato alla ribalta delle cronache regionali il 17enne terlizzese, Giuseppe de Nicolo. Due suoi coetanei lo avevano dapprima accerchiato e poi colpito ripetutamente a Trani, in pieno centro, nell'indifferenza di molti.
Poi sono stati individuati grazie all'azione del Commissariato di Polizia e Giuseppe, a Terlizzi impegnato nella Protezione Civile locale e con associazioni ambientaliste, era stato ricevuto anche dal primo cittadino tranese, Amedeo Bottaro.
Oggi sono i suoi compagni di scuola dell'IISS "Mons. Bello" di Molfetta a volergli esprimere vicinanza, dopo l'accaduto e soprattutto, aspetto forse meno scontato, a voler lanciare un messaggio a tantissimi giovani vittime di aggressioni.
Noi pubblichiamo il testo integrale (G.B.).
«Il giorno 6 febbraio 2023 alle ore 19.30 circa, nella città di Trani in corso Italia, Giuseppe, un giovane ragazzo é stato aggredito da due diciassettenni sotto gli occhi dei passanti indifferenti.
Abbiamo voluto prendere del tempo per pensare, per riflettere, per scegliere parole che non fossero dettate solo dalla pancia.
Scriviamo perché non vogliamo far finta di niente e accettare l'aggressione subita da un nostro compagno come un evento a cui ci si deve abituare perché ormai è così, i giovani sono "diventati" violenti.
E invece la nostra riflessione si è tradotta in parole che invitano alla non violenza.
E se l'esperienza del nostro compagno è purtroppo raccontata con le parole: aggressione, balordaggine, indifferenza, la nostra riflessione vogliamo raccontarla con parole come forza, resilienza e senso di comunità perché crediamo che le azioni violente vadano contrastate con un pensiero forte che è certamente mancato agli autori dell'aggressione.
La costruzione di un pensiero forte conduce alla creazione di un senso di comunità di cui tutti noi abbiamo bisogno».
LA CLASSE 3As
I.I.S.S. Mons A. Bello
Molfetta
Poi sono stati individuati grazie all'azione del Commissariato di Polizia e Giuseppe, a Terlizzi impegnato nella Protezione Civile locale e con associazioni ambientaliste, era stato ricevuto anche dal primo cittadino tranese, Amedeo Bottaro.
Oggi sono i suoi compagni di scuola dell'IISS "Mons. Bello" di Molfetta a volergli esprimere vicinanza, dopo l'accaduto e soprattutto, aspetto forse meno scontato, a voler lanciare un messaggio a tantissimi giovani vittime di aggressioni.
Noi pubblichiamo il testo integrale (G.B.).
«Il giorno 6 febbraio 2023 alle ore 19.30 circa, nella città di Trani in corso Italia, Giuseppe, un giovane ragazzo é stato aggredito da due diciassettenni sotto gli occhi dei passanti indifferenti.
Abbiamo voluto prendere del tempo per pensare, per riflettere, per scegliere parole che non fossero dettate solo dalla pancia.
Scriviamo perché non vogliamo far finta di niente e accettare l'aggressione subita da un nostro compagno come un evento a cui ci si deve abituare perché ormai è così, i giovani sono "diventati" violenti.
E invece la nostra riflessione si è tradotta in parole che invitano alla non violenza.
E se l'esperienza del nostro compagno è purtroppo raccontata con le parole: aggressione, balordaggine, indifferenza, la nostra riflessione vogliamo raccontarla con parole come forza, resilienza e senso di comunità perché crediamo che le azioni violente vadano contrastate con un pensiero forte che è certamente mancato agli autori dell'aggressione.
La costruzione di un pensiero forte conduce alla creazione di un senso di comunità di cui tutti noi abbiamo bisogno».
LA CLASSE 3As
I.I.S.S. Mons A. Bello
Molfetta