Grandine sull'agro di Terlizzi: per Agricoltura Progresso sia dichiarato lo stato di calamità
Una nota della Cooperativa per dar voce a quanti hanno subito danni e per far partire i tavoli di confronto tra associazioni di categoria ed istituzioni
mercoledì 5 agosto 2020
13.14
Si è abbattuta sull'agro di Terlizzi, nella giornata di lunedì scorso, 3 agosto 2020, una violenta grandinata che ha interessato diverse contrade e terreni coltivati della zona.
La Cooperativa Agricoltura Progresso, da sempre al fianco degli agricoltori del nord barese, si fa promotrice di un dibattito con le associazioni di categoria e le istituzioni.
Sebbene al momento le contrade maggiormente colpite dalla grandine siano Ciurcitano, Macchia La Manna, Gurgo, Fondo rotondo, Pozzo Cavalieri e Camarelle, l'intero areale terlizzese rischia molto anche in quest'annata olivicola.
«Non possiamo permetterci un altro anno senza olive - riferisce il Presidente della Cooperativa, Pasquale Memola - non dopo quello che abbiamo vissuto la scorsa primavera". Serve un aiuto concreto da parte delle istituzioni, motivo per cui ci appelliamo ai sindacati per supportare la nostra richiesta, uniti!».
L'obiettivo è, infatti, riunire Coldiretti, Cia, Coopagri e Confagricoltura insieme agli agricoltori, per richiedere ufficialmente lo stato di calamità e riuscire a venir fuori da una situazione che si prospetta essere davvero complessa.
«Dopo il disastro economico provocato dall'emergenza sanitaria recente - continua il presidente Pasquale Memola - ci troviamo a dover prevenire con tutte le nostre forze la possibilità di un mancato reddito agricolo anche quest'anno, o non riusciremo a venir fuori da questa situazione di crisi del settore».
«Per evitare l'insorgere di fitopatie conseguenti alla grandinata sulle piante danneggiate ed in particolare sull'olivo - aggiunge Michele Volpe, agronomo della Cooperativa - occorre intervenire immediatamente con trattamenti rameici al fine di cicatrizzare le ferite procurate».
Il contributo sociale ed informativo della Cooperativa Agricoltura Progresso spinge ancora una volta ad una riflessione sull'importanza della cooperazione tra le realtà contadine, soprattutto del sud Italia, nella speranza che in questi momenti di difficoltà, questo possa essere uno spiraglio di luce per l'intero settore agroalimentare.
La Cooperativa Agricoltura Progresso, da sempre al fianco degli agricoltori del nord barese, si fa promotrice di un dibattito con le associazioni di categoria e le istituzioni.
Sebbene al momento le contrade maggiormente colpite dalla grandine siano Ciurcitano, Macchia La Manna, Gurgo, Fondo rotondo, Pozzo Cavalieri e Camarelle, l'intero areale terlizzese rischia molto anche in quest'annata olivicola.
«Non possiamo permetterci un altro anno senza olive - riferisce il Presidente della Cooperativa, Pasquale Memola - non dopo quello che abbiamo vissuto la scorsa primavera". Serve un aiuto concreto da parte delle istituzioni, motivo per cui ci appelliamo ai sindacati per supportare la nostra richiesta, uniti!».
L'obiettivo è, infatti, riunire Coldiretti, Cia, Coopagri e Confagricoltura insieme agli agricoltori, per richiedere ufficialmente lo stato di calamità e riuscire a venir fuori da una situazione che si prospetta essere davvero complessa.
«Dopo il disastro economico provocato dall'emergenza sanitaria recente - continua il presidente Pasquale Memola - ci troviamo a dover prevenire con tutte le nostre forze la possibilità di un mancato reddito agricolo anche quest'anno, o non riusciremo a venir fuori da questa situazione di crisi del settore».
«Per evitare l'insorgere di fitopatie conseguenti alla grandinata sulle piante danneggiate ed in particolare sull'olivo - aggiunge Michele Volpe, agronomo della Cooperativa - occorre intervenire immediatamente con trattamenti rameici al fine di cicatrizzare le ferite procurate».
Il contributo sociale ed informativo della Cooperativa Agricoltura Progresso spinge ancora una volta ad una riflessione sull'importanza della cooperazione tra le realtà contadine, soprattutto del sud Italia, nella speranza che in questi momenti di difficoltà, questo possa essere uno spiraglio di luce per l'intero settore agroalimentare.