Grassi-Barile-Sigrisi, storia di una convivenza mal digerita ma necessaria

La segreteria del Pd ritira le dimissioni e torna il sereno nel partito

venerdì 4 marzo 2016 12.50
A cura di Vincenza Urbano
Torna in aula compatto il Partito Democratico. Nell'ultimo consiglio comunale il segretario del PD Franco Barile e Aldo Sigrisi, entrambi consiglieri comunali di opposizione, hanno annunciato il ritiro delle loro dimissioni e il rilancio dell'opposizione. Barile e Sigrisi hanno spiegato a Terlizziviva le motivazioni che li hanno condotti a ritirare l'autosospensione, avvenuta a dicembre scorso seguito della richiesta di tesseramento al Partito Democratico del presidente del consiglio comunale Michele Grassi. Richiesta inizialmente non condivisa.

Ma la politica, si sa, a volte sa andare oltre. "Noi e parte della segreteria cittadina abbiamo adottato la linea dell'autosospensione per sensibilizzare gli organismi dirigenti provinciali del partito, perché la richiesta di tesseramento non poteva essere accettata senza un chiarimento politico", spiega Barile "Abbiamo agito su di un piano prettamente politico, non si è trattato certamente di un attacco personale come in mala fede si vorrebbe far apparire. L'autosospensione è intervenuta perché la commissione di garanzia provinciale invalidasse la richiesta di tesseramento."
"I vertici della federazione provinciale di Bari, intervenuti per dirimere la controversia, hanno spiegato che sul piano tecnico lo statuto prevede che, trascorsi due anni da eventuali espulsioni, è possibile ritesserarsi al Partito Democratico", commenta Aldo Sigrisi "Grassi ha colto questa opportunità, malgrado non abbia ancora reciso del tutto i legami con l'esperienza del cosiddetto patto civico."

L'allontanamento di Grassi dal PD è cominciato a partire dal dicembre 2011, a seguito dello scioglimento del consiglio comunale e al conseguente schieramento di Grassi con le forze di centro destra, concretizzatosi poi nella lista 'Terlizzi si fa in quattro.' Gli ex autosospesi del PD pongono l'accento proprio sulla necessità di delineare precisi passaggi politici che illustrino alla pubblica opinione la chiusura della stagione che ha portato Gemmato al governo della città, attraverso la complicità di alcuni consiglieri fuoriusciti dal PD.
"Il rientro alle funzioni politiche e istituzionali rappresenta un gesto di grande apertura politica del nostro partito", prosegue Sigrisi, "Riteniamo di proseguire il nostro percorso politico accantonando le peripezie del passato. Questo significa però che il gruppo dirigente non deve avere nessun legame con l'esperienza Gemmato".
Gli ulteriori sviluppi che si profileranno all'interno del Partito Democratico si rimettono, dunque, alla sensibilità e ad un gesto di piena responsabilità politica di Michele Grassi.