Grassi su ex scuola "Pacecco": «Inciucio evidente»
Una nota del consigliere PD pone l'accento sulle mancanze amministrative
mercoledì 9 marzo 2022
È un tema che gli sta a cuore particolarmente, perché per lui quello è il luogo simbolo dello spreco e della disorganizzazione della macchina amministrativa guidata da Ninni Gemmato.
Il consigliere comunale Michele Grassi torna a far sentire la sua voce e focalizza nuovamente l'attenzione sul mancato adeguamento della ex scuola "Pacecco", pensato quale luogo dove far confluire gli uffici comunali.
«Nacque nel 2013 per far ritornare decentemente gli uffici comunali in una unica location - spiega in un post social -, accessibile a tutti i cittadini terlizzesi. La ristrutturazione della ex "Pacecco" venne inserita all'interno di un progetto integrato di urbanistica e lavori pubblici. Dopo anni e anni gli immobili di Largo Torino (pubblicizzati di fatto anche con un videoclip sindacale) sono stati venduti dall'impresa che vinse (unica offerta ) l'appalto integrato, con un ribasso indecente e al Comune resterà una piazzetta interna agli immobili, mai ceduta ancora (perché risulta ancora un cantiere) e che diventerà solo un costo, per l'ente», è la denuncia.
Grassi insiste e sottolinea come quello sia a tutt'oggi un eterno cantiere sospeso: «Della ex struttura scolastica - rimarca l'esponente Dem -, a parte i locali del Comando di Polizia Municipale, già ristrutturati per testarda volontà dell'ex Comandante, che cosa resta? Un cantiere sospeso, un contenzioso giudiziario, pareri tecnici e legali e mediazioni. E verifiche delle diverse Autorità Giudiziarie».
Infine l'affondo elettorale contro l'amministrazione uscente di centrodestra: «Questa amministrazione vorrà altri cinque anni per mettere la parola fine, fermo restando che non accada nulla di eccezionale e che i costi dell'operazione siano a gran carico del Comune», è la sua chiosa amara, che sa di guanto di sfida in vista delle elezioni amministrative prossime.
Il consigliere comunale Michele Grassi torna a far sentire la sua voce e focalizza nuovamente l'attenzione sul mancato adeguamento della ex scuola "Pacecco", pensato quale luogo dove far confluire gli uffici comunali.
«Nacque nel 2013 per far ritornare decentemente gli uffici comunali in una unica location - spiega in un post social -, accessibile a tutti i cittadini terlizzesi. La ristrutturazione della ex "Pacecco" venne inserita all'interno di un progetto integrato di urbanistica e lavori pubblici. Dopo anni e anni gli immobili di Largo Torino (pubblicizzati di fatto anche con un videoclip sindacale) sono stati venduti dall'impresa che vinse (unica offerta ) l'appalto integrato, con un ribasso indecente e al Comune resterà una piazzetta interna agli immobili, mai ceduta ancora (perché risulta ancora un cantiere) e che diventerà solo un costo, per l'ente», è la denuncia.
Grassi insiste e sottolinea come quello sia a tutt'oggi un eterno cantiere sospeso: «Della ex struttura scolastica - rimarca l'esponente Dem -, a parte i locali del Comando di Polizia Municipale, già ristrutturati per testarda volontà dell'ex Comandante, che cosa resta? Un cantiere sospeso, un contenzioso giudiziario, pareri tecnici e legali e mediazioni. E verifiche delle diverse Autorità Giudiziarie».
Infine l'affondo elettorale contro l'amministrazione uscente di centrodestra: «Questa amministrazione vorrà altri cinque anni per mettere la parola fine, fermo restando che non accada nulla di eccezionale e che i costi dell'operazione siano a gran carico del Comune», è la sua chiosa amara, che sa di guanto di sfida in vista delle elezioni amministrative prossime.