I furbetti delle fontane pubbliche
Acqua utilizzata in maniera impropria dagli agricoltori a spese dei contribuenti
mercoledì 28 agosto 2019
Le lamentele dei residenti di via Piscina Nuova sull'uso improprio della fontana pubblica da parte degli agricoltori si moltiplicano.
Capita troppo spesso, infatti, di scorgere presso le fontane pubbliche agricoltori con il cofano del proprio mezzo aperto, all'interno dei quali ci sono decine di grosse taniche che riempiono di acqua pubblica.
C'è qualcuno addirittura che allaccia il proprio trattore con botte alla rete dell'Aqp. Migliaia di litri di acqua prelevati per essere portati in campagna e ciò nonostante il divieto di utilizzare acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per usi impropri, come l'innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio dei cortili e piazzali e il riempimento di piscine e vasche.
Una cattiva abitudine che pare essere ormai fuori controllo. Oltre allo spreco dell'acqua e al danno per le casse comunali e quindi per le tasche dei contribuenti (l'acqua delle fontane è pubblica ed è pagata con soldi pubblici) il fatto è che le fontane subiscono anche diversi danni per questi usi impropri e necessitano spese straordinarie di manutenzione.
In teoria ogni cittadino può utilizzare solo 25 litri di acqua al giorno servita dalla fontana pubblica, mentre per gli agricoltori esiste anche la rete Arif che con i suoi impianti è concepita specificamente per l'uso irriguo nei campi.
Urgono pertanto maggiori controlli.
Capita troppo spesso, infatti, di scorgere presso le fontane pubbliche agricoltori con il cofano del proprio mezzo aperto, all'interno dei quali ci sono decine di grosse taniche che riempiono di acqua pubblica.
C'è qualcuno addirittura che allaccia il proprio trattore con botte alla rete dell'Aqp. Migliaia di litri di acqua prelevati per essere portati in campagna e ciò nonostante il divieto di utilizzare acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per usi impropri, come l'innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio dei cortili e piazzali e il riempimento di piscine e vasche.
Una cattiva abitudine che pare essere ormai fuori controllo. Oltre allo spreco dell'acqua e al danno per le casse comunali e quindi per le tasche dei contribuenti (l'acqua delle fontane è pubblica ed è pagata con soldi pubblici) il fatto è che le fontane subiscono anche diversi danni per questi usi impropri e necessitano spese straordinarie di manutenzione.
In teoria ogni cittadino può utilizzare solo 25 litri di acqua al giorno servita dalla fontana pubblica, mentre per gli agricoltori esiste anche la rete Arif che con i suoi impianti è concepita specificamente per l'uso irriguo nei campi.
Urgono pertanto maggiori controlli.