I proprietari del volpino ucciso al parco sporgono denuncia
«La nostra Lilly era il cane più buono del mondo»
giovedì 9 giugno 2016
12.41
L'incidente di domenica mattina tra un cane corso ed un volpino in occasione della manifestazione «Una giornata a 4 zampe» al parco comunale, non sembra essersi conclusa: la famiglia Rutigliano, proprietaria di Lilly che ha perso la vita assalita dal corso, ha sporto denuncia. L'Anpana, associazione organizzatrice dell'evento, si costituirà parte civile.
È la stessa associazione che spiega che il programma della giornata prevedeva in mattinata la sola cippatura dei cani e la facoltativa registrazione alla mostra canina prevista nel pomeriggio. Nel frattempo, la dimostrazione cinofila da parte di un istruttore per intrattenere appassionati e bambini. «Avevamo organizzato questa manifestazione per consentire a molti cittadini di cippare il proprio cane, pagando solo la tassa regionale», racconta Filomena Urbano in nome dell'Anpana.
«Il proprietario del corso era con moglie e figli piccoli e quando è successo il fatto - continua - sostava nei pressi dell'ambulanza veterinaria. Nessuno ha denunciato comportamenti anomali, fino a quando la cagnetta è entrata nel suo raggio d'azione».
In preda ad un attacco forse dettato dallo stress dell'animale dovuto al contesto in cui si trovava, liberandosi della stretta del padrone, si è avventato su Lilly strattonandola con violenza fino a staccarle il guinzaglio. La volpina è morta sul colpo, sotto gli sguardi attoniti dei presenti ed il timore del peggio: che il corso, ormai nervoso, potesse assalire qualche bambino. La manifestazione, per questioni di sicurezza, è stata immediatamente sospesa.
Lilly aveva 14 anni. La sua padroncina Tiziana ce la descrive come «il cane più buono del mondo: era timorosa, non ha provocato lei l'aggressione». Una famiglia che piange la morte della loro amica a quattro zampe a causa di un "errore umano", come da molti definito sui social dove si è rincorsa la notizia. Al proprietario del corso, una volta intervenuta la Polizia Municipale, è stata contestata la mancanza di museruola, essendo il suo un cane di grossa taglia per i quali dovrebbe essere obbligatoria.
Tra chi si stringe attorno al dolore della famiglia Rutigliano, chi spezza una lancia a favore del cane corso incolpando di negligenza il suo padrone, chi accusa finanche gli organizzatori dell'evento e chi già si offre volontario per regalare un nuovo cucciolo a Tiziana, un appello unanime trae origine da questa storia: che questo antecedente non diventi causa di terrore e mancanza di fiducia negli animali, specialmente nei cani di grossa taglia.
Loredana scrive: «Da oggi per colpa dell'incompetenza di qualcuno sarà più difficile portare il mio cagnolone in giro per il paese». In molti speriamo vivamente che non sia così.
È la stessa associazione che spiega che il programma della giornata prevedeva in mattinata la sola cippatura dei cani e la facoltativa registrazione alla mostra canina prevista nel pomeriggio. Nel frattempo, la dimostrazione cinofila da parte di un istruttore per intrattenere appassionati e bambini. «Avevamo organizzato questa manifestazione per consentire a molti cittadini di cippare il proprio cane, pagando solo la tassa regionale», racconta Filomena Urbano in nome dell'Anpana.
«Il proprietario del corso era con moglie e figli piccoli e quando è successo il fatto - continua - sostava nei pressi dell'ambulanza veterinaria. Nessuno ha denunciato comportamenti anomali, fino a quando la cagnetta è entrata nel suo raggio d'azione».
In preda ad un attacco forse dettato dallo stress dell'animale dovuto al contesto in cui si trovava, liberandosi della stretta del padrone, si è avventato su Lilly strattonandola con violenza fino a staccarle il guinzaglio. La volpina è morta sul colpo, sotto gli sguardi attoniti dei presenti ed il timore del peggio: che il corso, ormai nervoso, potesse assalire qualche bambino. La manifestazione, per questioni di sicurezza, è stata immediatamente sospesa.
Lilly aveva 14 anni. La sua padroncina Tiziana ce la descrive come «il cane più buono del mondo: era timorosa, non ha provocato lei l'aggressione». Una famiglia che piange la morte della loro amica a quattro zampe a causa di un "errore umano", come da molti definito sui social dove si è rincorsa la notizia. Al proprietario del corso, una volta intervenuta la Polizia Municipale, è stata contestata la mancanza di museruola, essendo il suo un cane di grossa taglia per i quali dovrebbe essere obbligatoria.
Tra chi si stringe attorno al dolore della famiglia Rutigliano, chi spezza una lancia a favore del cane corso incolpando di negligenza il suo padrone, chi accusa finanche gli organizzatori dell'evento e chi già si offre volontario per regalare un nuovo cucciolo a Tiziana, un appello unanime trae origine da questa storia: che questo antecedente non diventi causa di terrore e mancanza di fiducia negli animali, specialmente nei cani di grossa taglia.
Loredana scrive: «Da oggi per colpa dell'incompetenza di qualcuno sarà più difficile portare il mio cagnolone in giro per il paese». In molti speriamo vivamente che non sia così.