Il bilancio finale del Comitato Feste Patronali sulla Festa Maggiore 2022

Intervista conclusiva al presidente D'Aniello, alla vicepresidente de Scisciolo e all'economo Dell'aquila

domenica 11 settembre 2022 23.49
A cura di Vincenza Urbano
Sono passate quasi due settimane dalla conclusione definitiva della Festa Maggiore 2022 e con serenità si è raccontato il Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto nelle persone di Carmine D'Aniello, presidente, Maria Teresa de Scisciolo, vicepresidente, Luigi Dell'aquila, economo.

Di seguito le dichiarazioni su un bilancio conclusivo che si pone a valle di un'esperienza coinvolgente di due anni.

Presidente D'Aniello, siamo giunti a settembre: il 30 agosto si è concluso definitivamente il cartellone eventistico della Festa Maggiore. Un bilancio finale sull'intero andamento dei festeggiamenti.
A distanza di diversi giorni dalla chiusura del cartellone eventistico, posso esprimere con maggiore calma alcune riflessioni sull'intero biennio in cui ho ricoperto il ruolo di Presidente del Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto, coadiuvato dall'impegno incessante della Vicepresidente Maria Teresa de Scisciolo e dell'Economo Luigi Dell'aquila.
Innanzitutto, sono stati due anni molto intensi in cui la realizzazione della Festa, nelle tranche di aprile e agosto, si è differenziata notevolmente nel 2021 e nel 2022. Nel 2021, infatti, il rispetto della normativa anti-Covid ha imposto dei festeggiamenti dettati da sobrietà e da un raccoglimento spirituale più intimo e individuale. Nel 2022, invece, ho riscontrato una vera e propria esplosione di energia: la Festa è stata realizzata in pompa magna.
Abbiamo registrato un larghissimo consenso ai vari eventi organizzati, non solo religiosi e folcloristici, ma anche culturali e d'intrattenimento. È stato, ad esempio, offerto un ventaglio variegato nell'ambito musicale, catturando l'attenzione di preferenze diverse in base ai generi scelti a monte.
Il numero elevato di iniziative in programma ha comportato, però, che alcuni momenti risultassero più partecipati di altri: ritengo che questo sia fisiologico, soprattutto per aver spalmato nell'arco temporale di un mese, da fine luglio a fine agosto, molteplici occasioni di aggregazione.
Il clou dei festeggiamenti è stato rappresentato dalla sfilata del Carro Trionfale di domenica 7 agosto, la quale ha attratto una folla oceanica di devoti e curiosi fra terlizzesi, cittadini di paesi limitrofi e forestieri esteri. Un numero consistente di persone che probabilmente come Comitato non avevamo messo in conto. I tempi dilatati della processione, contestati da molti, sono attribuibili ad alcuni disagi che si sono verificati e che, per fortuna, grazie all'opera delle forze dell'ordine e degli addetti alla sicurezza, non sono degenerati in episodi spiacevoli.
Gestire una manifestazione così complessa, per quanto sulla carta possano essere definiti i dettagli, comporta comunque la capacità di far fronte a imprevisti determinatisi sul campo, garantendo sempre la salvaguardia della sicurezza collettiva. Un work in progress continuo, insomma.
Esprimo un sincero senso di gratitudine nei confronti dell'intera squadra del Comitato: circa venti componenti che in modo volontario si sono dati da fare ogni giorno in innumerevoli ambiti per far sì che tutto procedesse per il meglio. Ho visto e toccato con mano quanta costanza e pazienza hanno richiesto le fasi preparatorie: ci sono stati periodi totalizzanti in cui è stato necessario avvalersi della 'manodopera' dei membri del Comitato.
Ci tengo a precisare, inoltre, che tutte le attività si sono svolte nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi: l'onestà è un tratto distintivo del nostro gruppo. Non siamo professionisti del settore e abbiamo appreso sul campo come muoverci, imparando quotidianamente come agire.
In conclusione, sono più che soddisfatto. L'organizzazione della Festa e la buona riuscita vanno apprezzate secondo una visione panoramica, come se fosse un mosaico composto da tante tessere.

Vicepresidente de Scisciolo, ha svolto un ruolo non solo decisionale ma anche di coordinamento tra i vari componenti del Comitato per la buona riuscita della Festa. Quali sono le sue riflessioni al riguardo?
Quando Carmine D'Aniello mi ha chiesto di affiancarlo nell'organizzazione della Festa Patronale in qualità di Vicepresidente, non ho avuto esitazione. Conosco Carmine da moltissimi anni, e non solo lui, anche i fratelli: Paolo, Felice, Franco. Sono sempre stati con me generosi, ne apprezzo le qualità umane e professionali legate alla sapiente lavorazione della ceramica.
Carmine ha organizzato per decenni il concorso natalizio di presepi in terracotta e mi ha sempre voluta accanto a sé; ci affiancava don Gaetano Valente a cui devo moltissimo, perché mi ha fatta innamorare della storia locale, della Festa Patronale e del Carro Trionfale.
Vi è poi la motivazione più intima e personale per cui ho detto sì: la devozione per la Madonna di Sovereto. Quell'invito l'ho colto come un segno e ho vissuto il mio impegno quotidiano, le difficoltà da affrontare… come un dono. Questa premessa era doverosa per far comprendere lo stato d'animo con cui ho preso parte all'organizzazione della Festa.
Ringrazio S.E. Mons. Domenico Cornacchia vescovo per la nomina ricevuta. Ringrazio don Roberto De Bartolo, parroco della Cattedrale, preziosa guida spirituale, dispensatore di saggi consigli.
Se c'è una certezza che ho sempre avuto nella vita è quella che da soli si può fare ben poco, una goccia d'acqua si perde, tante gocce insieme formano l'oceano.
Ringrazio il Sindaco Michelangelo De Chirico per la grande disponibilità e per essersi fatto carico di problemi da risolvere in tempi strettissimi.
Ringrazio Carmine D'Aniello presidente straordinario: pacato, gentile, disponibile, concreto, operativo, determinato, con indiscusse capacità imprenditoriali.
Ringrazio il giovane economo Luigi Dell'aquila, un ragazzo d'oro, non si è mai risparmiato, diventando riferimento importante per il gruppo.
Ringrazio Nino D'Aniello ed Enzo Sforza che con la loro collaborazione hanno reso meno gravoso il mio impegno.
Non riesco a citare ognuno, ma posso affermare con certezza che i componenti del Comitato sono stati l'anima del nostro impegno. A loro devo tutto. Fonte di grande entusiasmo e forza motrice di ogni evento. Abbiamo formato una squadra vincente perché all'esperienza di alcuni si è affiancata la fresca proposta di altri. Si sono spesi tutti incessantemente, reinventandosi giorno dopo giorno per far fronte alle necessità organizzative. Abbiamo cercato di intercettare le aspettative della collettività per dare a Terlizzi la migliore Festa Patronale possibile dopo gli anni di stop forzato a causa della pandemia.
Coordinarli per me è stato un privilegio. Il gruppo è forte e coeso e alcuni non immaginano di vivere i prossimi mesi senza più riunioni e impegno. A loro il mio grazie più sincero ed una promessa: continueremo a percorrere della strada insieme.

Economo Dell'aquila, così giovane, ha solo ventisei anni, ha gestito tutta la parte economica della Festa, acquisendo una notevole esperienza. Come è andata?
Sin da piccolo ho seguito con molto interesse e trasporto la Festa Maggiore e come ogni bambino terlizzese ho sempre desiderato conoscere da più vicino tutte le vicende che riguardano l'organizzazione della Festa più importante della nostra città.
Quando ho ricevuto la proposta di Economo della Festa Maggiore da parte del Presidente Carmine D'Aniello e della Vicepresidente Maria Teresa de Scisciolo, ho provato una forte emozione di felicità e un gran senso di riconoscenza per affidarmi un ruolo così carico di responsabilità.
Con tanto entusiasmo ho deciso di accettare il compito: quel grande desiderio di bambino si é realizzato. La fiducia che hanno avuto in me tutti i componenti del Comitato e i cittadini terlizzesi mi ha permesso di svolgere un buon lavoro.
Il lavoro di gruppo, composto da figure professionali, persone umili e giovani, ha consentito di organizzare una Festa basata non solo sulle tradizioni terlizzesi ma anche su tante iniziative culturali di vario genere, rivolte a diverse fasce d'età, al fine di favorire il coinvolgimento dei nostri cittadini e rivivere quel senso di comunità che a causa del lockdown si era perso.
Dal mio punto di vista, il bilancio è stato positivo. Le entrate hanno permesso di poter fronteggiare i vari costi che abbiamo dovuto sostenere per la realizzazione della Festa.
Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nelle mie capacità, ma soprattutto un ringraziamento particolare va a Carmine D'Aniello e a Maria Teresa de Scisciolo che mi hanno coinvolto in questa avventura.
de Scisciolo DAniello Dellaquila