Le tensioni di Lina
TerlizziViva nel mirino del comitato Festa patronale
martedì 9 agosto 2016
15.06
Questa mattina avremmo voluto raccontarvi il concerto di Alex Britti. Non l'abbiamo fatto e ci scusiamo con i nostri lettori. Purtroppo, però, il Comitato Festa Patronale non ce l'ha consentito: ieri sera una signora, senza neanche qualificarsi, ha sottratto alla cronista Carmen Rubini e alla fotografa Roberta Rubini di TerlizziViva, i pass per la stampa che erano stati forniti al nostro giornale. Strappati brutalmente un istante dopo aver saputo il nome della testata.
Ferma restando la solidarietà che tutta la redazione esprime alle due ragazze, siamo costretti a denunciare pubblicamente l'ennesimo atto di scorrettezza che il Comitato continua a rivolgere nei confronti della nostra testata, mancando di rispetto non solo alle persone che vi lavorano, ma prima di tutti ai tanti cittadini di Terlizzi e ai tanti residenti di fuori città che attraverso le nostre pagine ricevono un servizio di informazione.
In questi giorni di festa siamo stati tutti impegnati per ore e anche sotto la pioggia a raccontare con le parole e le immagini la Festa Maggiore di Terlizzi. Abbiamo raccontato tutti i momenti della festa, lo stupore del vescovo Mons. Cornacchia, le emozioni dei bravissimi timonieri che hanno riportato i giovani a scoprire questa festa, la partecipazione dei terlizzesi a quella che è la loro festa. Informazione sì, ma anche un indiretto servizio di promozione per una festa che sta a cuore a tutti. Lo abbiamo fatto senza guadagnarci nulla, perchè questo mestiere lo facciamo soprattutto per passione, per la voglia di essere testimoni di momenti di storia della città, per il desidero di informare i tanti che ci seguono, per la voglia di rendere partecipi con le nostre dirette anche i tanti terlizzesi che vivono fuori. Insomma, per esclusivo amore di Terlizzi.
Capita anche di commettere errori, come è successo quando scrivemmo del rinvio del concerto di Britti (informazione peraltro fornitaci, forse strumentalmente, da un fonte interna allo stesso Comitato), notizia poi rivelatasi infondata. E sì è vero, succede di sbagliare e quando succede ce ne dispiace, ci scusiamo, correggiamo il tiro e andiamo avanti. Non per questo però crediamo di meritarci questo profondo astio da parte della signora Tricarico. Non è stata lei a strappare i pass ieri sera, sia ben chiaro, ma è lo stesso grave che una signora sua collaboratrice (che non si è nemmeno qualificata) si sia permessa di farlo all'interno della sede del Comitato.
Quanto è successo è rivelatore di un sentimento di astio nei nostri confronti. La presidente aveva già rifiutato più volte un'intervista e rimproverato un nostro corrispondente per la linea editoriale adottata e poi risposto in malo modo a un altro nostro collaboratore che solo qualche giorno fa chiedeva informazioni sul rinvio della processione del sabato.
Fino a qualche mese fa eravamo i bravi e simpatici, poi di colpo siamo entrati nella lista nera. È probabile che la signora Tricarico ce l'abbia con noi perchè scrivemmo delle dimissioni del vice presidente del Comitato, ma sappia che questo fa parte del nostro mestiere di raccontare i fatti e informare la città. Un giornalista non è bravo solo quando scrive gli elogi.
Forse, allora, non è un caso che la Festa Maggiore 2016, presieduta dalla stessa Tricarico, sarà archiviata come una delle feste più controverse e polemiche della storia di Terlizzi. Dalla presidente del Comitato Festa Patronale ci si aspetta un atteggiamento più rispettoso nei confronti di chi ha il compito di informare la città, un atteggiamento pacificatore, in linea con gli insegnamenti cristiani. Ci saremmo aspettati un atteggiamento esemplare proprio da parte di chi dice di essere devota alla Madonna. Perché alla fine è questo che dovrebbe contare, la devozione per la Madonna patrona della città. Non certo due pass per il concerto di Alex Britti.
Ferma restando la solidarietà che tutta la redazione esprime alle due ragazze, siamo costretti a denunciare pubblicamente l'ennesimo atto di scorrettezza che il Comitato continua a rivolgere nei confronti della nostra testata, mancando di rispetto non solo alle persone che vi lavorano, ma prima di tutti ai tanti cittadini di Terlizzi e ai tanti residenti di fuori città che attraverso le nostre pagine ricevono un servizio di informazione.
In questi giorni di festa siamo stati tutti impegnati per ore e anche sotto la pioggia a raccontare con le parole e le immagini la Festa Maggiore di Terlizzi. Abbiamo raccontato tutti i momenti della festa, lo stupore del vescovo Mons. Cornacchia, le emozioni dei bravissimi timonieri che hanno riportato i giovani a scoprire questa festa, la partecipazione dei terlizzesi a quella che è la loro festa. Informazione sì, ma anche un indiretto servizio di promozione per una festa che sta a cuore a tutti. Lo abbiamo fatto senza guadagnarci nulla, perchè questo mestiere lo facciamo soprattutto per passione, per la voglia di essere testimoni di momenti di storia della città, per il desidero di informare i tanti che ci seguono, per la voglia di rendere partecipi con le nostre dirette anche i tanti terlizzesi che vivono fuori. Insomma, per esclusivo amore di Terlizzi.
Capita anche di commettere errori, come è successo quando scrivemmo del rinvio del concerto di Britti (informazione peraltro fornitaci, forse strumentalmente, da un fonte interna allo stesso Comitato), notizia poi rivelatasi infondata. E sì è vero, succede di sbagliare e quando succede ce ne dispiace, ci scusiamo, correggiamo il tiro e andiamo avanti. Non per questo però crediamo di meritarci questo profondo astio da parte della signora Tricarico. Non è stata lei a strappare i pass ieri sera, sia ben chiaro, ma è lo stesso grave che una signora sua collaboratrice (che non si è nemmeno qualificata) si sia permessa di farlo all'interno della sede del Comitato.
Quanto è successo è rivelatore di un sentimento di astio nei nostri confronti. La presidente aveva già rifiutato più volte un'intervista e rimproverato un nostro corrispondente per la linea editoriale adottata e poi risposto in malo modo a un altro nostro collaboratore che solo qualche giorno fa chiedeva informazioni sul rinvio della processione del sabato.
Fino a qualche mese fa eravamo i bravi e simpatici, poi di colpo siamo entrati nella lista nera. È probabile che la signora Tricarico ce l'abbia con noi perchè scrivemmo delle dimissioni del vice presidente del Comitato, ma sappia che questo fa parte del nostro mestiere di raccontare i fatti e informare la città. Un giornalista non è bravo solo quando scrive gli elogi.
Forse, allora, non è un caso che la Festa Maggiore 2016, presieduta dalla stessa Tricarico, sarà archiviata come una delle feste più controverse e polemiche della storia di Terlizzi. Dalla presidente del Comitato Festa Patronale ci si aspetta un atteggiamento più rispettoso nei confronti di chi ha il compito di informare la città, un atteggiamento pacificatore, in linea con gli insegnamenti cristiani. Ci saremmo aspettati un atteggiamento esemplare proprio da parte di chi dice di essere devota alla Madonna. Perché alla fine è questo che dovrebbe contare, la devozione per la Madonna patrona della città. Non certo due pass per il concerto di Alex Britti.