Il Comitato Tutela Salute di Terlizzi scrive a Lopalco

La lettera integrale rivolta all'Assessore regionale alla Sanità per chiarire senza più indugi il futuro dell'Ospedale "Sarcone"

mercoledì 2 dicembre 2020 0.12
A cura di La redazione
Il Comitato Tutela della Salute, a firma dei dott.ri Francesco De Chirico e Pasquale Cipriani, già dirigenti medico e amministrativo dell'ASL Bari, il 23 e 24 novembre 2020 ha inoltrato per e-mail una Lettera aperta al prof. Pier Luigi Lopalco, Assessore alla Sanità della Regione Puglia, e per conoscenza, anche a Vito Montanaro, Capo Dipartimento regionale delle politiche promozione della Salute, al dott. Antonio Sanguedolce, Direttore generale della ASL Ba, e Ninni Gemmato, Sindaco di Terlizzi.
La missiva non ha avuto risposta da nessuno dei destinatari, nonostante sia chiaro che il periodo pandemico non aiuti, vista la mole enorme di lavoro a cui tutti sono sottoposti.
Tuttavia, osservano dal Comitato Tutela della Salute, «la politica è competenza a servizio della comunità, ma è innanzitutto ascolto e valutazione degli interessi e obiettivi generali comuni, per decidere in maniera saggia per il bene di tutti. Ogni contributo o voce critica positiva deve essere sempre auspicata e ben accetta. Lo si spera anche per i nostri politici di recente eletti alla guida della Regione».
Noi vi riproponiamo integralmente




«Anche se sfiduciati scriviamo a Lei prof. Lopalco, Assessore alla Sanità, nella speranza di essere ascoltati e di avere risposte per la tutela della salute a Terlizzi e nel suo circondario.
Nella prima ondata COVID-19, l'ASL BA il 16 marzo 2020 ha chiuso l'ospedale e il pronto soccorso di Terlizzi, sostituiti da un PPA e un PTA tuttora scatole vuote e senza indicare l'ospedale e il pronto soccorso di riferimento adeguatamente attrezzato e anche operativo, perché non lo sono né Molfetta né Corato. Tenuto conto che il Nord Barese non ha l'ospedale di 1° livello, per curarsi bisogna convergere su Bari o su Andria-Barletta.
Contro questa nefasta e ingiusta situazione, visto il silenzio e l'assenza del sindaco e degli amministratori comunali di Terlizzi, il Comitato Tutela della Salute costituitosi in Terlizzi ha raccolto e inoltrato quasi 2.000 firme, nei mesi precedenti le elezioni regionali, al presidente Emiliano, al capo dipartimento politiche per la salute Montanaro e al direttore ASL BA Sanguedolce, senza avere alcuna risposta.
Ora, con la seconda ondata del COVID-19, l'ASL BA ha destinato il PPA di Terlizzi a presidio post COVID, condivisibile in una situazione di emergenza, ma il blocco delle attività ambulatoriali e di day service, con il trasferimento delle attività di chirurgia plastica a Bitonto e dell'oculistica addirittura a Grumo, attività uniche nel Nord Barese, è un atto assai grave e inaccettabile, se non anche irresponsabile. Il complesso ospedaliero di Terlizzi, alla pari di quanto già avvenuto in altri ospedali, si presta ad essere diviso in due settori con accessi separati: uno per le attività sanitarie svolte finora, l'altro per il post COVID. Questo non è avvenuto, ma si è infierito solo ed esclusivamente sulla popolazione di Terlizzi e del suo circondario, che non ha "santi protettori", e non dovrebbero esserci, per essere spogliati di quel poco che è rimasto di sanità, lasciando il vuoto. Non si vuol credere che l'obiettivo sia il recupero di personale per la cura di malati COVID, perché questi hanno bisogno di personale specializzato e professionalmente preparato allo scopo, altro personale sanitario senza le necessarie competenze può solo affiancarlo entro certi limiti. Allestire ospedali e reparti COVID senza poter disporre di personale specializzato è solo spreco di denaro pubblico.
Il Comitato Tutela della Salute, pertanto, rivolge un accorato appello alla S.V. perché intervenga dando le opportune disposizioni per rimediare a questa grave ingiustizia e ripristinare le necessarie tutele sanitarie a protezione di questo territorio, impedendo il trasferimento e la sospensione delle attività sanitarie a Terlizzi.
In assenza di risposta adeguata, non solo noi del Comitato e i 2.000 sottoscrittori delle petizioni, ma anche tutti gli altri cittadini non avranno più fiducia nella Regione, che tradisce le attese dei padri costituenti, e nelle altre Istituzioni pubbliche, governate da autocrati autoreferenziali che si appropriano della sovranità popolare per fare ciò che si vuole, snaturando l'essenza stessa della democrazia. Così si dà adito al sorgere di azioni e movimenti estranei e pericolosi, che comunque non ci auguriamo.
In ultimo, le promesse elettorali dei vari sostenitori di Emiliano, che ha brillato nella nostra città, di un potenziamento dell'ospedale di Terlizzi, si dimostrano vane e fallaci.
In attesa di riscontro, si augura buon lavoro».

COMITATO TUTELA DELLA SALUTE TERLIZZI