Il Comune chiede alla Regione 600 mila euro per mensa e trasporto scolastico
Ieri in consiglio comunale anche il Regolamento di contabilità
mercoledì 25 novembre 2015
12.29
Dopo diciott'anni dalla precedente approvazione, ieri il Consiglio comunale ha votato e adottato il nuovo regolamento di contabilità, ovvero il documento che disciplina l'ordinamento finanziario e contabile dell'Ente.
"Parliamo di uno regolamento che risale al lontano 1997. Da allora, si sono susseguite una molteplicità di introduzioni normative e legislative su una materia così tecnica. L'approvazione di questo strumento importantissimo per l'Ente era, pertanto, un atto assolutamente dovuto al fine di adeguare le disposizioni regolamentari vigenti alle modalità contabili previste dal nuovo ordinamento che permettono, oggi, uno snellimento delle procedure e, in sostanza, un netto miglioramento in termini di efficacia ed efficienza della macchina amministrativa", il commento dell'Assessore alle Finanze, Vincenzo Vendola.
Sul punto, querelle per il mancato voto del Presidente del Consiglio comunale Michele Grassi che, pur rimanendo in Aula e non astenendosi formalmente dal voto, ha dichiarato di 'non voler partecipare alla votazione'. "Comportamento ambiguo e inspiegabile- a detta di Sindaco, Ninni Gemmato- specie se posto in essere da un rappresentante del popolo che dovrebbe onorare l'incarico che ricopre e se contestualizzato con il provvedimento all'attenzione del Consiglio, importantissimo per l'azione amministrativa". Disapprovazione per il comportamento del Presidente è stata pubblicamente espressa anche da altri membri della maggioranza terlizzese, in particolar modo il capogruppo Michele Caldarola ha fatto notare come il Presidente Grassi non si sia nemmeno allineato alla linea del gruppo consiliare di appartenenza che ha abbandonato i lavori, uscendo dall'Aula.
In trattazione, nella seduta di ieri, anche l'approvazione del programma comunale degli interventi per il diritto allo studio, per il quale il Comune ha chiesto un intervento economico alla Regione Puglia di circa 600mila euro che verrebbero utilizzati a copertura dei servizi mensa e trasporto scolastico.
Infine, all'attenzione dell'Assise, l'ordine del giorno proposto dal consigliere Mario Ruggiero con il quale è stato chiesto ad Antonio Decaro, sindaco della Città Metropolitana, il massimo impegno affinché l'Istituto 'de Gemmis' mantenga autonomia della figura dirigenziale, questo "al fine- si legge a conclusione dell'odg- di poter consentire seri rapporti con il territorio e dare quel valore aggiunto da tutti atteso". Il riferimento è ovviamente al dimensionamento della rete scolastica su cui, su indicazione della Regione, dovrà esprimersi ora la Città Metropolitana.
Sulla questione, proprio nei giorni scorsi, lo stesso Primo Cittadino di Terlizzi si è mobilitato chiedendo un incontro urgente a Decaro e incontrando, ieri mattina, il dirigente scolastico. "Si tratta di argomenti che esulano dalla competenza amministrativo-gestionale dei Comuni, ma ritengo doveroso tutelare il proprio territorio soprattutto quando gli argomenti in questione riguardano il diritto allo studio dei cittadini più giovani e quando è giusto che sia rispettato un equilibrio complessivo tra le varie realtà comunali nella dislocazione degli Istituti scolastici", aveva avuto modo di commentare Gemmato.
"Parliamo di uno regolamento che risale al lontano 1997. Da allora, si sono susseguite una molteplicità di introduzioni normative e legislative su una materia così tecnica. L'approvazione di questo strumento importantissimo per l'Ente era, pertanto, un atto assolutamente dovuto al fine di adeguare le disposizioni regolamentari vigenti alle modalità contabili previste dal nuovo ordinamento che permettono, oggi, uno snellimento delle procedure e, in sostanza, un netto miglioramento in termini di efficacia ed efficienza della macchina amministrativa", il commento dell'Assessore alle Finanze, Vincenzo Vendola.
Sul punto, querelle per il mancato voto del Presidente del Consiglio comunale Michele Grassi che, pur rimanendo in Aula e non astenendosi formalmente dal voto, ha dichiarato di 'non voler partecipare alla votazione'. "Comportamento ambiguo e inspiegabile- a detta di Sindaco, Ninni Gemmato- specie se posto in essere da un rappresentante del popolo che dovrebbe onorare l'incarico che ricopre e se contestualizzato con il provvedimento all'attenzione del Consiglio, importantissimo per l'azione amministrativa". Disapprovazione per il comportamento del Presidente è stata pubblicamente espressa anche da altri membri della maggioranza terlizzese, in particolar modo il capogruppo Michele Caldarola ha fatto notare come il Presidente Grassi non si sia nemmeno allineato alla linea del gruppo consiliare di appartenenza che ha abbandonato i lavori, uscendo dall'Aula.
In trattazione, nella seduta di ieri, anche l'approvazione del programma comunale degli interventi per il diritto allo studio, per il quale il Comune ha chiesto un intervento economico alla Regione Puglia di circa 600mila euro che verrebbero utilizzati a copertura dei servizi mensa e trasporto scolastico.
Infine, all'attenzione dell'Assise, l'ordine del giorno proposto dal consigliere Mario Ruggiero con il quale è stato chiesto ad Antonio Decaro, sindaco della Città Metropolitana, il massimo impegno affinché l'Istituto 'de Gemmis' mantenga autonomia della figura dirigenziale, questo "al fine- si legge a conclusione dell'odg- di poter consentire seri rapporti con il territorio e dare quel valore aggiunto da tutti atteso". Il riferimento è ovviamente al dimensionamento della rete scolastica su cui, su indicazione della Regione, dovrà esprimersi ora la Città Metropolitana.
Sulla questione, proprio nei giorni scorsi, lo stesso Primo Cittadino di Terlizzi si è mobilitato chiedendo un incontro urgente a Decaro e incontrando, ieri mattina, il dirigente scolastico. "Si tratta di argomenti che esulano dalla competenza amministrativo-gestionale dei Comuni, ma ritengo doveroso tutelare il proprio territorio soprattutto quando gli argomenti in questione riguardano il diritto allo studio dei cittadini più giovani e quando è giusto che sia rispettato un equilibrio complessivo tra le varie realtà comunali nella dislocazione degli Istituti scolastici", aveva avuto modo di commentare Gemmato.