Di Capua, “il fatto non sussiste”
Assolto l'ex comandante della Polizia Municipale Giovanni di Capua
giovedì 22 gennaio 2015
23.00
"Il fatto non sussiste". Così la Prima Sezione Penale del Tribunale di Trani ha assolto dall'accusa di abuso d'ufficio l'ex comandante della Polizia Municipale di Terlizzi Giovanni Di Capua.
L'ex numero uno dei berretti bianchi era finito a processo per contestazioni relative agli anni 2007/'08 inerenti l'affidamento dei servizi per l'installazione, la manutenzione e la gestione di spazi pubblicitari e di segnaletica stradale. Tra novanta giorni il collegio tranese presieduto da Giulia Pavese depositerà le motivazioni della sentenza di primo grado.
L'assoluzione di Di Capua è stata chiesta anche dal pubblico ministero alla luce delle risultanze istruttorie. La difesa dell'ex comandante (attualmente a capo della Polizia Municipale di Conversano) ha prodotto copiosa documentazione mirata a provare la regolarità dell'iter amministrativo e la legittimità dell'affidamento dei servizi. Esclusi, peraltro, diversi testimoni. Alcuni di essi, quali istruttori della pratica comunale, avevano avuto modo di constatare la correttezza dell'affidamento. Invece, secondo l'originaria accusa mossa dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Silvia Curione, Di Capua avrebbe violato le norme che regolamentano le procedure d'affidamento dei servizi pubblici, affidando in via diretta ed esclusiva i servizi di cartellonistica stradale e pubblicitaria alla "Passepartout Sistemi Srl", di Conversano.
Nel mirino della Procura finirono gli atti relativi alle fasi della procedura d'affidamento dei servizi nonché l'istanza della società di Conversano finalizzata a conseguire l'autorizzazione all'installazione di ulteriori impianti pubblicitari non ricompresi nell'originaria convenzione di nove anni. Di Capua ha sempre respinto gli addebiti ed ora la sentenza del Tribunale di Trani ha fatto cadere l'accusa.
L'ex numero uno dei berretti bianchi era finito a processo per contestazioni relative agli anni 2007/'08 inerenti l'affidamento dei servizi per l'installazione, la manutenzione e la gestione di spazi pubblicitari e di segnaletica stradale. Tra novanta giorni il collegio tranese presieduto da Giulia Pavese depositerà le motivazioni della sentenza di primo grado.
L'assoluzione di Di Capua è stata chiesta anche dal pubblico ministero alla luce delle risultanze istruttorie. La difesa dell'ex comandante (attualmente a capo della Polizia Municipale di Conversano) ha prodotto copiosa documentazione mirata a provare la regolarità dell'iter amministrativo e la legittimità dell'affidamento dei servizi. Esclusi, peraltro, diversi testimoni. Alcuni di essi, quali istruttori della pratica comunale, avevano avuto modo di constatare la correttezza dell'affidamento. Invece, secondo l'originaria accusa mossa dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Silvia Curione, Di Capua avrebbe violato le norme che regolamentano le procedure d'affidamento dei servizi pubblici, affidando in via diretta ed esclusiva i servizi di cartellonistica stradale e pubblicitaria alla "Passepartout Sistemi Srl", di Conversano.
Nel mirino della Procura finirono gli atti relativi alle fasi della procedura d'affidamento dei servizi nonché l'istanza della società di Conversano finalizzata a conseguire l'autorizzazione all'installazione di ulteriori impianti pubblicitari non ricompresi nell'originaria convenzione di nove anni. Di Capua ha sempre respinto gli addebiti ed ora la sentenza del Tribunale di Trani ha fatto cadere l'accusa.