Il PD di Terlizzi chiede al Comune di accogliere profughi afghani
Dal gruppo consiliare la richiesta di un ordine del giorno dedicato
giovedì 2 settembre 2021
05.00
La richiesta è chiara: impegnare sindaco e Giunta comunale a «promuovere e coordinare azioni significative sul territorio, coinvolgendo anche le diverse e proficue associazioni di volontariato».
Il gruppo consiliare del Partito Democratico, nelle persone dei consiglieri Michele Grassi e Michelangelo De Chirico, ha presentato una richiesta di Ordine del giorno da discutersi nella prossima assise cittadina che impegni l'esecutivo e tutta l'assemblea a discutere ad a prendere provvedimenti per essere pronti all'accoglienza di profughi afghani.
Il ritorno al potere dei talebani, dopo l'inopinato e troppo rapido ritiro delle truppe americane ed occidentali dal Paese asiatico, ha portato una parte della popolazione a fuggire. In tanti sono giunti sul suolo italiano e cercheranno di rifarsi una vita nella nostra penisola. Per Grassi e De Chirico, il Comune di Terlizzi non può e non deve farsi trovare impreparato nel caso in cui la Prefettura di Bari dovesse destinare al territorio cittadino una parte di queste persone in fuga dalle atrocità del fanatismo islamico.
L'Ente potrebbe dunque fare la sua parte - è il suggerimento - magari accendendo un conto bancario dedicato anche con fondi propri, individuando immobili comunali o di privati che possano essere destinati all'accoglienza e costituendo una rete reale di solidarietà che passi attraverso il coinvolgimento di associazioni locali.
Le prossime settimane potrebbero essere quelle decisive per comprende quanti saranno in via definitiva i profughi afghani sul territorio pugliese e se qualcuno di essi sarà destinato a Terlizzi. Farsi trovare pronti, per evitare situazioni ulteriori di disagio, non appare affatto una cattiva idea.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico, nelle persone dei consiglieri Michele Grassi e Michelangelo De Chirico, ha presentato una richiesta di Ordine del giorno da discutersi nella prossima assise cittadina che impegni l'esecutivo e tutta l'assemblea a discutere ad a prendere provvedimenti per essere pronti all'accoglienza di profughi afghani.
Il ritorno al potere dei talebani, dopo l'inopinato e troppo rapido ritiro delle truppe americane ed occidentali dal Paese asiatico, ha portato una parte della popolazione a fuggire. In tanti sono giunti sul suolo italiano e cercheranno di rifarsi una vita nella nostra penisola. Per Grassi e De Chirico, il Comune di Terlizzi non può e non deve farsi trovare impreparato nel caso in cui la Prefettura di Bari dovesse destinare al territorio cittadino una parte di queste persone in fuga dalle atrocità del fanatismo islamico.
L'Ente potrebbe dunque fare la sua parte - è il suggerimento - magari accendendo un conto bancario dedicato anche con fondi propri, individuando immobili comunali o di privati che possano essere destinati all'accoglienza e costituendo una rete reale di solidarietà che passi attraverso il coinvolgimento di associazioni locali.
Le prossime settimane potrebbero essere quelle decisive per comprende quanti saranno in via definitiva i profughi afghani sul territorio pugliese e se qualcuno di essi sarà destinato a Terlizzi. Farsi trovare pronti, per evitare situazioni ulteriori di disagio, non appare affatto una cattiva idea.