Il PD di Terlizzi replica a Fratelli d'Italia: «Il loro un capolavoro retorico»
Critiche alla politica nazionale e locale degli avversari di destra
sabato 15 giugno 2024
9.03
Non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico di Terlizzi al circolo locale di Fratelli d'Italia circa i recenti risultati delle elezioni europee.
Il partito di maggioranza dell'attuale amministrazione De Chirico sferza, con una dose di ironia, pesanti attacchi all'opposizione di destra, spaziando anche su tematiche di rilievo nazionale che riverberano i loro effetti sul nostro territorio.
Le principali contestazioni del centrosinistra rivolte alla fazione avversaria riguardano l'assenza di fondi agli enti locali, l'inflazione dannosa, la strumentalizzazione delle istituzioni, l'inettitudine in ambito finanziario, nonché la scottante questione dell'autonomia differenziata.
Di seguito il comunicato completo del Partito Democratico.
«Alla Gentile Attenzione dei Cittadini di Terlizzi e ai nostri avversari politici Fratelli d'Italia
Con una mistura di incredulità e una dose generosa di stupore, abbiamo avuto il piacere di leggere l'ultimo capolavoro retorico offerto da Fratelli d'Italia.
Prima di addentrarci nelle profondità del loro "nuovo" approccio politico, ci preme rivolgere un appello a Michele Picaro. Mentre ti prepari a navigare le tumultuose acque del Parlamento Europeo, Michele, ti esortiamo a onorare quel ruolo con la dignità che meritano i valori europei. Forse un compito arduo, considerando la visione piuttosto "colorata" che il tuo partito ha dell'Europa.
Adesso, cari amici e cittadini, parliamo un po' di questioni terrene, dove le promesse volano alto, ma l'atterraggio è spesso duro. Il nostro amato governo "mani di forbice", sotto la guida infallibile di Fratelli d'Italia, continua a dimostrare un talento unico nel trasformare i fondi vitali per gli enti locali in miraggi nel deserto del bilancio statale. Promettono mari e monti, ma, ahimè, ci lasciano solo con pozzanghere e collinette. Sanità, cultura, istruzione... dove sono finiti i fondi? Forse intrappolati in qualche cassetto dimenticato di un qualche ministero, chissà!
Non possiamo nemmeno ignorare l'effetto strisciante dell'inflazione, che ha sapientemente eroso il potere d'acquisto delle nostre famiglie, mentre i costi di tutti i servizi pubblici si sono impennati come un razzo diretto verso la stratosfera. E mentre il governo loda le sue politiche di austerità, le nostre tasche diventano sempre più leggere—una magia economica, diremo!
E infine, cari avversari Fratelli d'Italia, come dobbiamo interpretare la vostra astuta previsione nel non richiedere l'intervento del ministro dell'Interno? Sembra che le istituzioni governative siano diventate uno strumento a disposizione, da utilizzare quando la politica locale non riesce a generare i consensi sperati. L'uso di tali istituzioni dovrebbe essere imparziale e al servizio di tutti i cittadini, non piegato alle necessità di una politica di parte che cerca disperatamente di rimediare a una mancanza di sostegno popolare.
Rammentiamo poi, con un pizzico di nostalgia, i tempi in cui Fratelli d'Italia governava la nostra amena Terlizzi. Ah, i bei vecchi tempi di "creatività" contabile! Quegli anni di baldoria finanziaria hanno lasciato dietro di sé un'eredità di debiti fuori bilancio così imponente che persino la nuova amministrazione ha dovuto indossare gli stivali da lavoro per spalare via il disordine lasciato. E per non parlare dell'omesso adeguamento alla legge sui tributi comunali—un classico esempio di "lasciamo che il prossimo si occupi del pasticcio", vero?
Ma non è finita qui! Come potremmo concludere senza toccare il tema scottante delle autonomie differenziate? FdI, con il suo fervore nazionalista, ha saputo scambiare l'unità nazionale per una sorta di premierato centralizzato che minaccia di lasciare il nostro caro Sud a bocca asciutta. Grazie, Giorgia, per aver reso chiaro che, con l'autonomia differenziata promossa sotto la tua guida, le regioni più ricche potrebbero trarre vantaggio a spese delle aree meno abbienti come il nostro amato Sud, rendendo l'autonomia un lusso che le nostre comunità non possono permettersi.
Concludiamo, quindi, con un cenno di sincera ammirazione per il vostro talento nel plasmare e reinterpretare la realtà a proprio piacimento. Speriamo che il futuro ci riservi occasioni per un dialogo costruttivo, magari un po' meno colorato dalle polemiche per navigare insieme verso un orizzonte politico più sereno».
La segreteria politica PD Terlizzi
Il partito di maggioranza dell'attuale amministrazione De Chirico sferza, con una dose di ironia, pesanti attacchi all'opposizione di destra, spaziando anche su tematiche di rilievo nazionale che riverberano i loro effetti sul nostro territorio.
Le principali contestazioni del centrosinistra rivolte alla fazione avversaria riguardano l'assenza di fondi agli enti locali, l'inflazione dannosa, la strumentalizzazione delle istituzioni, l'inettitudine in ambito finanziario, nonché la scottante questione dell'autonomia differenziata.
Di seguito il comunicato completo del Partito Democratico.
«Alla Gentile Attenzione dei Cittadini di Terlizzi e ai nostri avversari politici Fratelli d'Italia
Con una mistura di incredulità e una dose generosa di stupore, abbiamo avuto il piacere di leggere l'ultimo capolavoro retorico offerto da Fratelli d'Italia.
Prima di addentrarci nelle profondità del loro "nuovo" approccio politico, ci preme rivolgere un appello a Michele Picaro. Mentre ti prepari a navigare le tumultuose acque del Parlamento Europeo, Michele, ti esortiamo a onorare quel ruolo con la dignità che meritano i valori europei. Forse un compito arduo, considerando la visione piuttosto "colorata" che il tuo partito ha dell'Europa.
Adesso, cari amici e cittadini, parliamo un po' di questioni terrene, dove le promesse volano alto, ma l'atterraggio è spesso duro. Il nostro amato governo "mani di forbice", sotto la guida infallibile di Fratelli d'Italia, continua a dimostrare un talento unico nel trasformare i fondi vitali per gli enti locali in miraggi nel deserto del bilancio statale. Promettono mari e monti, ma, ahimè, ci lasciano solo con pozzanghere e collinette. Sanità, cultura, istruzione... dove sono finiti i fondi? Forse intrappolati in qualche cassetto dimenticato di un qualche ministero, chissà!
Non possiamo nemmeno ignorare l'effetto strisciante dell'inflazione, che ha sapientemente eroso il potere d'acquisto delle nostre famiglie, mentre i costi di tutti i servizi pubblici si sono impennati come un razzo diretto verso la stratosfera. E mentre il governo loda le sue politiche di austerità, le nostre tasche diventano sempre più leggere—una magia economica, diremo!
E infine, cari avversari Fratelli d'Italia, come dobbiamo interpretare la vostra astuta previsione nel non richiedere l'intervento del ministro dell'Interno? Sembra che le istituzioni governative siano diventate uno strumento a disposizione, da utilizzare quando la politica locale non riesce a generare i consensi sperati. L'uso di tali istituzioni dovrebbe essere imparziale e al servizio di tutti i cittadini, non piegato alle necessità di una politica di parte che cerca disperatamente di rimediare a una mancanza di sostegno popolare.
Rammentiamo poi, con un pizzico di nostalgia, i tempi in cui Fratelli d'Italia governava la nostra amena Terlizzi. Ah, i bei vecchi tempi di "creatività" contabile! Quegli anni di baldoria finanziaria hanno lasciato dietro di sé un'eredità di debiti fuori bilancio così imponente che persino la nuova amministrazione ha dovuto indossare gli stivali da lavoro per spalare via il disordine lasciato. E per non parlare dell'omesso adeguamento alla legge sui tributi comunali—un classico esempio di "lasciamo che il prossimo si occupi del pasticcio", vero?
Ma non è finita qui! Come potremmo concludere senza toccare il tema scottante delle autonomie differenziate? FdI, con il suo fervore nazionalista, ha saputo scambiare l'unità nazionale per una sorta di premierato centralizzato che minaccia di lasciare il nostro caro Sud a bocca asciutta. Grazie, Giorgia, per aver reso chiaro che, con l'autonomia differenziata promossa sotto la tua guida, le regioni più ricche potrebbero trarre vantaggio a spese delle aree meno abbienti come il nostro amato Sud, rendendo l'autonomia un lusso che le nostre comunità non possono permettersi.
Concludiamo, quindi, con un cenno di sincera ammirazione per il vostro talento nel plasmare e reinterpretare la realtà a proprio piacimento. Speriamo che il futuro ci riservi occasioni per un dialogo costruttivo, magari un po' meno colorato dalle polemiche per navigare insieme verso un orizzonte politico più sereno».
La segreteria politica PD Terlizzi