Il "pizzarello": farina, sale e tradizioni tra Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi - VIDEO
Approfondimento speciale per scoprire le storie e le ricette del "pizzarello", declinate con piccole (e grandi) differenze nelle tre città
mercoledì 16 aprile 2025
"U' pizzariddè", pizzarello in italiano, è una tradizione che attraversa il territorio declinandosi in modi differenti. Per Terlizzi rappresenta una tradizione irrinunciabile, fortemente radicata in città tanto da diventare onnipresente, in qualsiasi giorno dell'anno, nei banconi di panifici e forni locali.
A Molfetta lo conoscono tutti, ma si tratta di un prodotto totalmente diverso: è una pagnottina, una sorta di piccola baguette, più arrotondata e con delle caratteristiche punte, fortemente legata alla tradizione quaresimale come prodotto tipico per eccellenza del periodo penitenziale che precede la Pasqua per i molfettesi.
Il pizzarello esiste anche nella vicina città di Giovinazzo, che ha assorbito nel tempo la ricetta della confinante Molfetta.
Tra differenze quasi impercettibili e storie invece diametralmente opposte, il pizzarello rappresenta un punto focale nel patrimonio gastronomico della diocesi, portando in tavola tradizione e saperi artigiani che riportano a secoli fa.
Perché lo si prepara? Quando lo si mangia? Quali sono le differenze tra le tre città? Noi abbiamo provato a raccontarlo con un approfondimento speciale a cura del Viva Network in collaborazione con Pugliosità. Condotto da Ida Vinella, con la regia di Davide Petruzzella, per la realizzazione del nostro speciale "Pizzarello: farina, sale e tradizioni" hanno collaborato Nico Magarelli e Domenico Pace (Pane & Amore – Molfetta), Francesco Manzari (La Nuova Tradizione – Terlizzi), Natale Scioscia (Voglia di Pane - Giovinazzo), Paolo Malerba (TerlizziViva), Gianluca Battista (GiovinazzoViva).
[YOUTUBE]
Quali sono quindi le tradizioni delle tre singole città? Scopriamoli nel dettaglio.
A Molfetta lo conoscono tutti, ma si tratta di un prodotto totalmente diverso: è una pagnottina, una sorta di piccola baguette, più arrotondata e con delle caratteristiche punte, fortemente legata alla tradizione quaresimale come prodotto tipico per eccellenza del periodo penitenziale che precede la Pasqua per i molfettesi.
Il pizzarello esiste anche nella vicina città di Giovinazzo, che ha assorbito nel tempo la ricetta della confinante Molfetta.
Tra differenze quasi impercettibili e storie invece diametralmente opposte, il pizzarello rappresenta un punto focale nel patrimonio gastronomico della diocesi, portando in tavola tradizione e saperi artigiani che riportano a secoli fa.
Perché lo si prepara? Quando lo si mangia? Quali sono le differenze tra le tre città? Noi abbiamo provato a raccontarlo con un approfondimento speciale a cura del Viva Network in collaborazione con Pugliosità. Condotto da Ida Vinella, con la regia di Davide Petruzzella, per la realizzazione del nostro speciale "Pizzarello: farina, sale e tradizioni" hanno collaborato Nico Magarelli e Domenico Pace (Pane & Amore – Molfetta), Francesco Manzari (La Nuova Tradizione – Terlizzi), Natale Scioscia (Voglia di Pane - Giovinazzo), Paolo Malerba (TerlizziViva), Gianluca Battista (GiovinazzoViva).
[YOUTUBE]
Quali sono quindi le tradizioni delle tre singole città? Scopriamoli nel dettaglio.