Il "Sarcone" cade a pezzi: calcinacci nelle stanze, porte e mattonelle divelte (LE FOTO)
L'ospedale in condizioni pessime in attesa di risposte dai Dirigenti ASL Bari e dalla Regione Puglia
martedì 15 ottobre 2019
L'Ospedale "Michele Sarcone" cade a pezzi. Calcinacci nei corridoi, porte e mattonelle divelte, infissi ossidati, buchi nei "soffitti", bagni e ascensori guasti.
Impossibile un'altra definizione: cade letteralmente a pezzi il noscocomio terlizzese, un tempo vanto della città dei fiori. Cade a pezzi forse molto di più di quanto le cronache di questi convlusi mesi non dicano.
A testimoniarlo il reportage fotografico che vi proponiamo integralmente, con scatti risalenti allo scorso weekend.
Un fiore all'occhiello della nostra città, ormai condannato a morte dalla politica regionale, da mesi completamente assente, dopo che si erano investiti milioni di euro per le sale operatorie. Dopo l'approvazione del Piano di riordino ospedaliero varato dalla Giunta Emiliano, che ha previsto un drastico ridimensionamento dei servizi all'utenza, trasformandolo in ospedale per la post-acuzie, è giunto quello che in tanti hanno definito il colpo finale.
Lasciamo siano le foto a parlare, auspicando un intervento rapido a beneficio di tutta l'utenza e delle persone che ogni giorno "tentano" di lavorare nelle condizioni che vi mostriamo ed a cui va tutta la nostra solidarietà.
Impossibile un'altra definizione: cade letteralmente a pezzi il noscocomio terlizzese, un tempo vanto della città dei fiori. Cade a pezzi forse molto di più di quanto le cronache di questi convlusi mesi non dicano.
A testimoniarlo il reportage fotografico che vi proponiamo integralmente, con scatti risalenti allo scorso weekend.
Un fiore all'occhiello della nostra città, ormai condannato a morte dalla politica regionale, da mesi completamente assente, dopo che si erano investiti milioni di euro per le sale operatorie. Dopo l'approvazione del Piano di riordino ospedaliero varato dalla Giunta Emiliano, che ha previsto un drastico ridimensionamento dei servizi all'utenza, trasformandolo in ospedale per la post-acuzie, è giunto quello che in tanti hanno definito il colpo finale.
Lasciamo siano le foto a parlare, auspicando un intervento rapido a beneficio di tutta l'utenza e delle persone che ogni giorno "tentano" di lavorare nelle condizioni che vi mostriamo ed a cui va tutta la nostra solidarietà.