Impianto biogas, maggioranza dà ok. Opposizioni in rivolta
Otto consiglieri di minoranza contrari al progetto Sorgenia
sabato 22 gennaio 2022
«Ieri (il 20 gennaio, ndr), in Consiglio Comunale, sono stati svelati i volti "politici" di chi vuole e di chi non vuole la centrale a biomasse a Terlizzi, in contrada Monteserino, vicinissima all'Appia Traiana ora anche via Francigena; dopo otto ore di discussione siamo giunti alla votazione, chiara ed inequivocabile».
L'attacco arriva dai consiglieri comunali di opposizione che ribadiscono come a favore della realizzazione dell'impianto Sorgenia abbiano votato il sindaco Ninni Gemmato, il Presidente dell'assise Mario Ruggiero, i Consiglieri Michele Caldarola, Francesco Barione, Annalisa Mancazzo, Pierre Parisi, Paolo Adamo e Marilisa Tricarico.
«I terlizzesi devono sapere», hanno tuonato, sottolineando come gli assessori Nino Allegretti, Laura Chiapparino, Franco Tesoro, Fedele Dimitrio e Lucrezia Chiapparino non si siano opposti alla decisione, essendo assenti alla discussione.
«Dall'altra parte - evidenziano dalla minoranza - ci sono coloro che hanno voluto tutelare e salvaguardare quell'area: i consiglieri Michele Grassi, Mariangela Galliani, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi, Nicola Morrone, Giuseppe Volpe, Roberto Lusito e Gaetano Minutillo, che hanno espresso il voto contrario alla realizzazione del mega impianto industriale in quell'allocazione precisa».
Poi l'inevitabile sottolineatura, soprattutto in tempi di campagna elettorale in cui è opportuno pesare ogni parola per non trovarsi contro una parte di elettorato. Perché, per tracciare un quadro completo della situazione, molti agricoltori, olivicoltori su tutti, sono favorevoli all'impianto e le fila sembrano nelle ultime settimane ingrossarsi sempre più: «Noi diciamo SÌ all'economia circolare, SÌ alla filiera corta, SÌ alle fonti energetiche rinnovabili, ma in altra area, per esempio - rimarcano gli oppositori che non ne fanno dunque una questione di principio -. Diciamo NO allo sfregio della viabilità rurale con autotreni di sansa di decine e decine di città delle due province Bari e Bat nonché alle autobotti di biogas, diciamo NO allo sfregio del territorio con la mega centrale sovradimensionata, diciamo NO agli interessi di pochi», è la loro conclusione eloquente.
Prossima tappa fissata per il 25 gennaio in Regione Puglia, dove si terrà la seconda e forse decisiva conferenza di servizi.
L'attacco arriva dai consiglieri comunali di opposizione che ribadiscono come a favore della realizzazione dell'impianto Sorgenia abbiano votato il sindaco Ninni Gemmato, il Presidente dell'assise Mario Ruggiero, i Consiglieri Michele Caldarola, Francesco Barione, Annalisa Mancazzo, Pierre Parisi, Paolo Adamo e Marilisa Tricarico.
«I terlizzesi devono sapere», hanno tuonato, sottolineando come gli assessori Nino Allegretti, Laura Chiapparino, Franco Tesoro, Fedele Dimitrio e Lucrezia Chiapparino non si siano opposti alla decisione, essendo assenti alla discussione.
«Dall'altra parte - evidenziano dalla minoranza - ci sono coloro che hanno voluto tutelare e salvaguardare quell'area: i consiglieri Michele Grassi, Mariangela Galliani, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi, Nicola Morrone, Giuseppe Volpe, Roberto Lusito e Gaetano Minutillo, che hanno espresso il voto contrario alla realizzazione del mega impianto industriale in quell'allocazione precisa».
Poi l'inevitabile sottolineatura, soprattutto in tempi di campagna elettorale in cui è opportuno pesare ogni parola per non trovarsi contro una parte di elettorato. Perché, per tracciare un quadro completo della situazione, molti agricoltori, olivicoltori su tutti, sono favorevoli all'impianto e le fila sembrano nelle ultime settimane ingrossarsi sempre più: «Noi diciamo SÌ all'economia circolare, SÌ alla filiera corta, SÌ alle fonti energetiche rinnovabili, ma in altra area, per esempio - rimarcano gli oppositori che non ne fanno dunque una questione di principio -. Diciamo NO allo sfregio della viabilità rurale con autotreni di sansa di decine e decine di città delle due province Bari e Bat nonché alle autobotti di biogas, diciamo NO allo sfregio del territorio con la mega centrale sovradimensionata, diciamo NO agli interessi di pochi», è la loro conclusione eloquente.
Prossima tappa fissata per il 25 gennaio in Regione Puglia, dove si terrà la seconda e forse decisiva conferenza di servizi.