In arrivo un fiume di olio d'oliva dalla Tunisia

Il consiglio comunale a difesa dei produttori locali

martedì 17 novembre 2015
La politica a difesa dell'olio nostrano. Fa ancora discutere la scelta della Commissione Europea di consentire l'accesso temporaneo supplementare di olio d'oliva tunisino nel mercato della UE. Secondo gli operatori del settore, si tratta di una decisione "grave" per i produttori e per il mercato dell'olio extravergine di oliva di qualità perché di fatto, alle 57mila tonnellate già previste da un precedente accordo stipulato con la Tunisia, se ne aggiungeranno altre 35mila tonnellate.

Anche il consiglio comunale di Terlizzi si schiera al fianco dei produttori locali. Nell'ultima seduta della massima assise cittadina, l'aula ha approvato all'unanimità un documento che impegna il sindaco Ninni Gemmato "ad assumere ogni utile e necessaria iniziativa politico-istituzionale nei confronti dei livelli governativi perché in sede europea". In particolare si chiede che sia "compiutamente tutelato un prodotto d'eccellenza italiana, simbolo della Puglia e del nostro territorio, particolarmente incidente sull'economia degli agricoltori; non si dia corso alla proposta tesa a consentire l'accesso supplementare di 35 mila tonnellate di olio d'oliva tunisino."

Nel documento, fortemente voluto dal consigliere comunale Francesco Malerba, si legge come "i nostri produttori di olio extra vergine di oliva, da sempre vivono una condizione economico-produttiva mai adeguatamente remunerativa. Alle difficoltà meteorologiche si aggiungono quelle di mercato, quelle congiunturali. Vulnerabilità che incidono pesantemente su un tessuto particolarmente vocato e caratterizzato come è il nostro; tali assumende decisioni comunitarie, pertanto, oltre a viziare il mercato, colpirebbero pesantemente la nostra comunità locale che dalla produzione olivicola trae un importante contributo per l'economia locale."